Si china e non riesce a rialzarsi ma nessuno lo aiuta: disavventura per un 81enne di Castelfranco

Nessuna conseguenza ma tanta rabbia per l'uomo, soccorso non dai passanti ma dal vicino di casa dopo decine di minuti

È rimasto sull’asfalto per più di dieci minuti, incapace di rialzarsi, sdraiato a terra e con il braccio alzato nella speranza che qualcuno di passaggio si fermasse ad aiutarlo. Ha sbracciato, ha chiesto aiuto con la voce ma niente: nessuno si è fermato. Tutte le auto sono passate a pochi metri e hanno proseguito oltre. È l’incredibile storia di indifferenza che arriva da Castelfranco. Una disavventura, per fortuna senza conseguenze, ma che ancora suscita rabbia e tanta amarezza nella testa dell’anziano protagonista della vicenda.

Il fatto è accaduto ieri mattina (3 luglio) quando l’81enne Rodolfo Lotti si trovava fuori dall’ingresso di casa, all’incrocio fra via Manzoni e viale Italia, dove l’uomo abita insieme al figlio di 50 anni diversamente abile.

“Da un po’ di tempo a questa parte – racconta l’anziano – se mi accuccio non riesco più ad alzarmi, eppure tante volte non ci penso e me ne dimentico. Ieri mattina ero davanti casa e ho visto delle erbacce cresciute lungo il marciapiede. Mi è venuto spontaneo accucciarmi per strapparle via. Così sono rimasto bloccato, e per non finire con la faccia contro l’asfalto mi sono buttato in terra, a lato della strada in via Manzoni, pensando che tanto sarebbe passato qualcuno e si sarebbe fermato a darmi una mano”.

È così che l’uomo è rimasto steso a terra, iniziando a sbracciare appena ha visto la prima auto di passaggio: una macchina entrata per errore da viale Italia in via Manzoni violando il divieto d’accesso. “L’automobilista deve essersi accorto di aver sbagliato – racconta Lotti – e ha fatto manovra per tornare indietro praticamente di fronte a me. Impossibile che non mi abbia visto. Ho alzato il braccio ma non si è fermato. È rientrato su viale Italia ed è ripartito”.

A quel punto Lotti ha tentato anche di usare il cellulare, ma il riflesso del sole sullo schermo gli ha impedito di telefonare per chiedere aiuto. “Qualche minuto dopo sono passate altre due auto e tutte e due sono andate a diritto – riprende l’uomo -, la seconda addirittura si è anche scansata. Alla fine un vicino di casa ha visto la scena dalla finestra ed è sceso ad aiutarmi. Mi bastava solo una mano per rimettermi in piedi, ma se avessi avuto bisogno davvero potevo morire. In fin dei conti non è successo niente, ma ogni volta che ci ripenso mi viene la rabbia. Mi chiedo a che livelli siamo arrivati”.

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