“Mettere in salvo le donne afghane”: Unicoop sostiene la petizione per la creazione di corridoi umanitari

L’appello ai ministri Di Maio e Lamorgese dopo la presa del potere dei talebani

Poche parole, un messaggio forte. Così la petizione lanciata due giorni fa da Luisa Castellazzo su Change.org ha già raccolto centinaia di migliaia di firme e l’appello ai ministri Di Maio e Lamorgese si fa sempre più pressante. “Creare subito corridoi umanitari internazionali per mettere in salvo le donne afghane e i loro bambini, così come i bambini degli orfanotrofi di tutte le città cadute in mano ai talebani”: questa la richiesta già appoggiata da centinaia di migliaia di cittadine e cittadini, con le nuove sottoscrizioni che aumentano minuto dopo minuto.

“La petizione – spiegano da Unicoop Firenze, che si sta impegnando per dare visibilità e sostegno all’iniziativa – è una modalità per tenere alta l’attenzione su quello che sta accadendo in queste ore in Afghanistan e vuole stimolare il Governo italiano a realizzare corridoi umanitari che potrebbero salvare molte vite”. La cooperativa, infatti, invita i cittadini a partecipare alla richiesta di creare corridoi umanitari firmando al link http://chng.it/xpnHXtmG

Coop inoltre ha dato la propria disponibilità a sostenere le azioni di protezione della popolazione che le autorità nazionali devono predisporre al più presto.

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