Vuole convolare a nozze ma risulta già sposato

Salta il matrimonio per un'errata annotazione degli addetti dell'anagrafe

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Incidente “diplomatico”, e non solo purtroppo, all’interno di una coppia che stava per convolare a giuste nozze, a causa di un errore della burocrazia italiana, che purtroppo a volte supera ogni possibile fantasia e immaginazione.

Un 55enne, residente a Viareggio ma nato a Pisa, lo scorso anno avrebbe voluto sposare la compagna con la quale convive da un po’ di anni ma non poteva nemmeno lontanamente immaginare ciò che stava per succedere da lì a poco. La coppia si presenta in Comune a Viareggio per depositare tutti i documenti necessari per stipulare il matrimonio con rito civile, i preparativi per i festeggiamenti proseguono, perché certe cose vanno organizzate per tempo, ovviamente.

Tutto sembrava filare liscio. Il Comune ha il dovere di verificare la documentazione e scopre che l’uomo risulta già sposato e mai divorziato. L’uomo viene quindi convocato e con suo stesso stupore gli viene comunicato questo precedente matrimonio che avrebbe contratto a Cascina nel 1991. A quel punto non sa se ridere o piangere perché a lui invece non risulta nessun matrimonio e di questo si sente abbastanza certo e sicuro, per cui cerca di capire cosa sia potuto succedere e il perchè di quell’annotazione a margine dell’atto di nascita che lo qualifica come legittimo marito di una donna.

Possiamo solo immaginare lo stato d’animo dell’uomo e dei suoi familiari e soprattutto della donna che voleva sposare in quei giorni a dir poco paradossali. Attraverso verifiche, ricerche e altre attività investigative viene fuori che la burocrazia italiana ha annotato un matrimonio contratto da un suo omonimo nato addirittura solo pochi giorni prima di lui e che per chissà quali motivi gli addetti al servizio comunale dell’epoca hanno erroneamente attribuito a lui. A quel punto scoperto l’incredibile errore burocratico bisognava comunque risolvere la questione.

Ma solo un tribunale può disporre la rettifica di certi documenti e l’uomo è quindi costretto a rivolgersi ai giudici di Pisa per “tornare celibe”. Nelle scorse settimane i giudici pisani Maria Giuliana Civinini, Daniele Mercadante e Santa Spina, del collegio giudicante dopo aver verificato il tutto hanno finalmente “ridato la libertà” all’uomo ordinando al Comune di cancellare l’annotazione del matrimonio del ricorrente e aggiungerla ai documenti dell’uomo effettivamente sposato. Insomma giustizia è stata fatta ma non sono cose che accadono dall’oggi al domani e il matrimonio dell’uomo ora potrà essere celebrato seppur con ritardo e con tutti i riverberi del caso.

Un caso che rimarrà negli annali degli errori burocratici più particolari mai avvenuti a Viareggio e Pisa e forse anche in Toscana se non addirittura in Italia.

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