Contrasto al Covid, controllate 552 attività: 2 sanzioni a San Miniato foto

La Prefetto: "Registriamo grande senso di responsabilità". Meno di 30 persone multate tra le oltre 4mila controllate. In provincia di Pisa, vaccinato oltre l'80% dei residenti

“I controlli ci sono stati, ci sono e ci saranno, espressi al massimo delle nostre forze. Fortunatamente registriamo grande senso di responsabilità”. Si esprime così la prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro in occasione del primissimo bilancio sui controlli relativi al rispetto delle disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’emergenza epidemiologica da covid 19.

Una riga che viene tirata a meno di una settimana dall’inizio dei controlli, che hanno riguardato il rispetto di tutte le misure di contenimento del Covid, anche con riferimento alle principali novità introdotte recentemente dal governo, quali il possesso del green pass rafforzato necessario per l’accesso a determinate attività o servizi, tra cui i ristoranti al chiuso, le discoteche, gli stadi e i palazzetti dello sport e gli spettacoli aperti al pubblico.

“Un piano – dichiara il prefetto – risultante di ben due comitati fatti prima e dopo le nuove direttive governative, ai quali hanno partecipato tutti i sindaci della provincia e numerose organizzazioni come Autolinee Toscane, Cna, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti e altri. Il risultato più importante é registrare un sostanziale equilibrio nella distribuzione delle forze. A differenza dell’anno scorso, quando determinati controlli avvenivano con un rallentamento di tutte le altre attività ordinarie, adesso il monitoraggio sul rispetto delle regole per contrastare il contagio vanno di pari passo al nostro normale lavoro di pubblica sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico”.

Controlli dai quali, in sostanza, emerge un generale rispetto delle norme: su 4018 persone controllate in appena 4 giorni, dal 6 al 9 dicembre, sono meno di 30 le sanzioni comminate. Di questi controlli ben 2220 sono stati a cura della Polizia di Stato, 381 dei Carabinieri, 249 della Finanza, 34 della Polizia Provinciale. Il tutto con una rete di controllo di cui sono stati parte integrante anche i comuni, fra questi in provincia svetta il comune di Bientina con 70 controlli, seguito a ruota dai Pisa, Buti, Cascina, Montescudaio, Palaia, Pontedera e San Miniato.

Gli esercizi controllati in quattro giorni sono 552, da cui sono scattate 6 sanzioni: 3 a Bientina, 1 a Casciana Terme, 2 a San Miniato.

“La provincia di Pisa può vantare oltre l’80% dei residenti vaccinati – ha aggiunto il prefetto, che ha presentato i risultati insieme al questore Gaetano Bonaccorso, al comandante provinciale dei carabinieri Giulio Duranti e a Massimo Benassi, comandante provinciale della Guardia di Finanza -. Un aspetto che sicuramente agevola il lavoro degli agenti schierati sul campo”. Proprio il questore parla di numeri che fanno ben sperare. “Le evidenze raccolte fino a oggi – dice – segnalano il diffuso rispetto da parte della cittadinanza delle leggi”.

Anche Autolinee Toscane, poi, ha fatto la sua parte, sempre in questi 4 giorni, con circa 2.400 controlli svolti dal personale, che hanno portato a segnalare una trentina di viaggiatori trovati senza green pass.
Di 30 anni, circa, la media di coloro che sono stati contravvezionati o segnalati. Anche se lo stesso prefetto ha voluto rimarcare come “proprio dai più giovani, in realtà, siano arrivati i segnali migliori e le migliori reazioni alla richiesta di esibire il green pass”.

Si escludono, per ora, anche con le feste in arrivo, ulteriori strette sui controlli, oltre i piani già previsti.
“Escludiamo al momento, salvo disposizioni nuove del governo, obblighi sui dispositivi di protezione individuale all’aperto – ha detto D’Alessandro -. Quello che hanno proposto i sindaci è che dove ci siano eventi organizzati, per le feste ad esempio, anche aperte e in piazza, anche gratuite, avvenga una sorta di ‘sbigliettamento’ atto solo a censire e assicurare un conteggio degli ingressi. Stiamo valutando la cosa. Altre misure dovranno eventualmente essere messe in atto, eventualmente, dai delegati alla salute pubblica, ovvero dai singoli sindaci”.

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