In arrivo i profughi ucraini, summit in prefettura: si organizza l’accoglienza anche nel comprensorio del Cuoio

Presente anche il direttore dell'Asl per le procedure diagnostiche sul Covid e i vaccini

Summit, ieri (1 marzo) in prefettura a Pisa, in  merito all’organizzazione per accogliere i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Si organizza l’accoglienza dei profughi che, si prevede, arriveranno numerosi. Soprattutto donne e bambini. E potranno essere ospitati, con la collaborazione del terzo settore, anche nel comprensorio del Cuoio.

Il tema dell’assistenza ai profughi ucraini è stato al centro della riunione del Cosp, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

All’incontro, presieduto dal prefetto Maria Luisa D’Alessandro, hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, i rappresentanti degli enti locali, il direttore generale dell’Asl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani, i rettori dell’università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna Paolo Maria Mancarella e Sabina Nuti, il direttore della Scuola Normale Superiore Luigi Ambrosio, il direttore della Caritas Diocesana Don Emanuele Morelli e l’esponente religioso della comunità ucraina di Pisa e Lucca.

Durante la riunione, sono state esaminate congiuntamente le misure che possono essere messe in campo per assicurare una pronta e rapida risposta ai bisogni dei rifugiati.

“In considerazione della rilevante presenza della comunità ucraina nella nostra provincia – ha evidenziato il prefetto – non si può escludere l’arrivo di numerose donne e bambini in fuga dall’Ucraina. Sul nostro territorio provinciale, infatti, sono residenti 1424 cittadini di nazionalità ucraina che rappresentano la terza comunità europea dopo quella albanese e rumena”.
Per quanto riguarda la regolare presenza sul territorio dei profughi, è stata condivisa l’importanza di recarsi in questura per la dichiarazione di presenza, anche allo scopo di facilitare l’adozione delle conseguenti misure sanitarie e alloggiative. I sindaci presenti, oltre a manifestare ampia disponibilità per la promozione di iniziative di solidarietà, hanno comunicato di aver individuato strutture da dedicare all’accoglienza. Le istituzioni universitarie si sono rese disponibili ad adottare misure a sostegno degli studenti ucraini che intendano proseguire il proprio percorso di istruzione”.

Piena collaborazione anche da parte del direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest Casani che attiverà le procedure necessarie per diagnosticare eventuali infezioni da Covid-19 di coloro che giungeranno, verificando anche la loro posizione vaccinale.

“In questo momento segnato anche dall’emergenza pandemica – ha affermato il prefetto D’Alessandro – siamo chiamati ad uno sforzo corale e sinergico per aiutare i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. L’unità, confermata dall’ampia partecipazione a questo incontro, deve rappresentare la pietra angolare di questo impegno comune verso la tutela dell’individuo”.

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