Fucecchio non l’ha mai dimenticato e oggi piange Sergio Nelli

Alla sua città natale aveva dedicato pagine intere nell'antologia pubblicata nel 2020

Fucecchio l’ha portata sempre con sé, nonostante la vita e il lavoro lo avessero da tempo condotto lontano dalla sua città natale. Ma Fucecchio non ha mai smesso di leggerlo ed oggi, con grande commozione, si appresta a dargli l’ultimo saluto. Sergio Nelli è morto a Firenze, dove ormai da anni viveva e lavorava e dove ha lasciato un’importante eredità artistica e culturale.

Dopo aver frequentato il liceo classico Virgilio di Empoli ed essersi successivamente laureato in Filosofia, la scrittura è stata il suo amore più grande. Lettore e scrittore acuto, legato alla prosa ma anche autore di opere filosofiche, nonché co fondatore della rivista letteraria Il primo amore, tanti sono i suoi successi: Orbita clandestina, Dopopasqua, Segnavento Pontormo, Ricrescite, Il primo mondo, solo per citarne alcuni. E forse non è un caso che all’interno di molte opere emerga con forza l’amore per Fucecchio, a cui ha dedicato pagine intere nell’antologia pubblicata nel 2020.

Un legame tale per cui lo scrittore non ha mai nascosto la volontà di voler un giorno ritornare nella sua città natale. E proprio per salutare Sergio nel modo che lui avrebbe più amato, sarà la Fondazione Montanelli Bassi a presentare “La champagne di Cechov”, l’ultimo libro rimasto inedito a cui Nelli teneva particolarmente e di cui un editore fiorentino sta al momento curandone la pubblicazione. Domattina alle 9,15 sarà possibile dare l’ultimo saluto allo scrittore alle Cappelle del Commiato dell’ospedale Careggi di Firenze.