Fucecchio, lavori per la messa in sicurezza della Sr 436, due proprietari non accettano l’esproprio dei terreni

Al fine di non ritardare l’inizio dei lavori, è stata attivata la procedura del deposito cauzionale

Il Comune di Fucecchio ha dato il via libera agli espropri dei terreni per la messa in sicurezza del tratto della strada regionale 436 che collega Fucecchio all’altezza di San Pierino con San Miniato, ma uno dei proprietari rifiuta l’offerta di indennizzo. Al fine di non ritardare l’inizio dei lavori, è stata attivata la procedura del deposito cauzionale.

Lo si apprende dalla determina numero 448 dell’8 agosto del dirigente responsabile del Settore assetto deltTerritorio e lavori pubblici nella quale si legge che l’ente di piazza Amendola, come previsto in questi casi, ha dovuto attivare le procedure per il deposito cauzionale a favore del ministero dell’economia e delle finanze delle indennità di esproprio non accettate dai proprietari di due terreni. Uno dei proprietari ha infatti formalmente rifiutato tramite il proprio studio legale di fiducia la somma offerta a titolo di indennità provvisoria di esproprio dell’area, mentre per un altro proprietario, che non ha accettato formalmente l’offerta, occorrono dei passaggi burocratici un po’ più articolati.

L’esproprio per pubblica utilità resta comunque un passaggio tecnico e burocratico propedeutico per dare il via ai lavori del secondo stralcio dell’intervento che prevede l’allargamento della sede stradale al cui fianco si svilupperà una percorso ciclo pedonale che collegherà la frazione con San Miniato e relativa stazione ferroviaria.

Proprio per procedere all’allargamento della sede stradale, da decenni ormai insufficiente a sopportare l’intenso traffico pesante per il collegamento con la Fipili, e la realizzazione del percorso ciclo pedonale, è necessario l’esproprio dei terreni in questione sulla base del progetto dell’opera della quale il Comune di Fucecchio è la stazione appaltante e redatto dai propri uffici ed a proprie spese. La realizzazione dell’opera avrà un costo complessivo di 2 milioni e 150mila euro come approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale numero 11360 del 3 luglio 2019. Per la realizzazione sono stati previsti due stralci funzionali rispettivamente di 1 milione e 483,646,71 euro e di 666 mila 353,29 euro con Dgrt numero 650 del 25 maggio 2020.

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