Il mondo è in lutto, è morta la regina Elisabetta dopo 70 anni di regno

La famiglia reale inglese ha sempre amato la Toscana. Due le visite ufficiali a Firenze, accompagnata dal consorte, il principe Filippo, nel 1951 e nel 1961

Dopo 70 anni di regno, la regina Elisabetta è morta all’età di 96 anni. L’annuncio ufficiale è stato dato poco prima delle 19,30 di oggi (8 settembre) da Buckingam Palace. La salma della regina resterà a Balmoral fino a domani, quando la famiglia reale farà rientro a Londra. Il Regno Unito ha un nuovo re: il figlio di Elisabetta, Carlo.

Una regina “infinita”. Quasi eterna. In tanti, sui social, hanno pregato, e sperato.

Sono state ore di ansia, sia in Gran Bretagna che in tutto il mondo, inclusa la Toscana, per lo stato di salute della regina Elisabetta. 

I medici, da subito, si sono subito allarmati e sono accorsi al castello di Balmoral il figlio primogenito ed erede al trono Carlo con la moglie Camilla e il figlio William, duca di Cambridge, poi gli altri tre figli, Andrea, Anna ed Edoardo. In arrivo dagli Stati Uniti anche il secondogenito di Carlo, Harry, con la moglie Megham.

L’ultima apparizione in pubblico era stata due giorni fa, in occasione del passaggio di consegne tra Boris Johnson e Liz Truss, poi, ieri, era stata costretta a rinunciare ad una riunione virtuale.

Un tracollo improvviso, e poi il decesso.

Da metà pomeriggio tutti i conduttori in onda su emittente Bbc si sono vestiti in nero, come previsto dal protocollo ‘London Bridge is down’ messo a punto per la morte della Regina Elisabetta II. La Bbc ha modificato la programmazione dedicandosi solo ad aggiornamenti. 

La famiglia reale inglese ha sempre amato la Toscana, e sono state due le visite ufficiali a Firenze della regina, accompagnata dal consorte, il principe Filippo, nel 1951 e nel 1961. 

“Una donna straordinaria – ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – che ha segnato in modo indelebile la storia del mondo, per sempre nei nostri cuori. Riposa in pace sua Maestà Regina Elisabetta II”.

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