Micro discariche nei cestini, “Gli abbandoni si stanno intensificando”




Il tema è molto sentito dai residenti, che pagano il servizio di raccolta
Mancanza di senso civico, carenze nel servizio o sistema di conferimento e raccolta ormai superato? Il risultato di queste e altre concause porta alla presenza di rifiuti in luoghi di Fucecchio in cui non dovrebbero esserci.
Non passa giorno che in città non si parli di sacchi di rifiuti domestici e quanto altro che non vengono conferiti attraverso il sistema “porta a porta” in vigore, non solo a Fucecchio, ma in tutto il circondario dell’Empolese Valdelsa da diversi anni. Da tempo i luoghi presi di mira dagli incivili, dove quotidianamente si formano micro discariche, sono sempre gli stessi: piazza Salvo D’Acquisto, piazza Pertini, giardino Cardini, via Arcivescovo Ruffino, via Dante viale Buonarroti, via Manzoni, tanto per citare i più noti.
Un pessimo comportamento che cozza con le più elementari norme di civiltà e convivenza e che, con il caldo di questi giorni, può creare anche problemi di natura igienica e di odori. Purtroppo gli abbandoni proprio in questi giorni si stanno intensificando, e molto spesso i sacchi abbandonati, protestano alcuni: “Restano sul posto fino alla raccolta successiva”. Terminato il rituale giro di raccolta le squadre dell’ente gestore del servizio fanno infatti ritorno in sede o si recano altrove per altri interventi; resta da capire chi si dovrebbe occupare di quei rifiuti conferiti in maniera impropria nei cestini o al di fuori di essi.
Forse occorrerebbe ulteriore personale specialmente nel periodo più caldo dell’anno, che possa anche cercare nei sacchetti eventuali indizi per risalire agli autori, perché non ci vuole molto a pensare, sostengono alcuni: “Che poi alla fine chi compie questi gesti sono sempre gli stessi soggetti”. Persone che probabilmente non risultano nella banca dati dell’ente che gestisce il servizio. Il risultato è che questi rifiuti poi alla fine vengono comunque raccolti e finiscono in discarica come gli altri, con la differenza che i costi di raccolta e smaltimento vengono suddivisi da coloro che li tengono in casa e li conferiscono con le modalità previste e nei giorni stabiliti nel calendario di raccolta.