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Cronaca
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Assalito in casa con martello e coltello, “volevano uccidere”

30 ottobre 2024 | 13:07
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Assalito in casa con martello e coltello, “volevano uccidere”

Gli esecutori materiali sono in carcere, il palo ai Domiciliari

Lo hanno accerchiato in tre, armati, e lo hanno aggredito fino quasi ad ucciderlo. E’ successo nel primo pomeriggio dell’11 ottobre a Cascina, quando i tre uomini di origini albanesi hanno aggredito, con l’uso di armi, un giovane tunisino mentre si trovava nella sua abitazione. L’azione, fulminea e particolarmente violenta, non ha fortuitamente cagionato la morte della persona offesa che, in seguito alle gravi ferite, é tuttora ricoverata in una struttura sanitaria.

I carabinieri di Cascina e poi quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pontedera subentrati nelle successive e più complesse indagini, hanno da subito raccolto una serie di elementi indiziari e, successivamente, ricostruito la dinamica del delitto. Secondo le indagini, quindi, i due autori materiali del tentato omicidio hanno fatto irruzione nell’abitazione della vittima, il terzo complice é rimasto invece all’esterno con la funzione di “palo”. I due esecutori hanno aggredito la vittima, uno con l’uso di un grosso martello e l’altro con l’uso di un’arma da punta e taglio, colpendolo con violenza in più punti del corpo anche vitali.

Poi sono scappati facendo perdere le loro tracce. Le successive indagini hanno consentito di individuare l’autovettura in uso agli autori del reato. I successivi approfondimenti, anche con l’aiuto di telecamere, permettevano agli investigatori di identificare i tre aggressori e mettere insieme una serie di elementi attraverso i quali era, indiscutibilmente, certificata la loro presenza sulla scena del crimine e, in parte, anche il movente del grave delitto.

In ragione degli elementi probatori raccolti, il quadro che emerge è quello di un’aggressione con armi finalizzata all’omicidio in concorso peraltro con l’aggravante della premeditazione. La Procura della Repubblica e poi l’Ufficio Gip del Tribunale di Pisa, valutati gli elementi d’indagine, hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre indagati, in particolare: per i due esecutori materiali é stata disposta la custodia in carcere, per il terzo (il “palo”) la custodia in regime degli arresti domiciliari.

Questa mattina un dispositivo composto da militari della compagnia carabinieri di Pontedera ha dato esecuzione alla suddetta ordinanza, previa localizzazione dei tre indagati i quali, al termine delle formalità di rito, sono stati associati: due alla competente struttura penitenziaria, uno agli arresti domiciliari presso la sua residenza.