Direttore di un supermercato aggredito: “Non siamo più al sicuro nemmeno al lavoro”
L’episodio, a Livorno, ai danni di un commerciante pisano, solleva ancora una volta il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro
Direttore di un supermercato di Livorno aggredito: “Non siamo più al sicuro nemmeno al lavoro”
È un pomeriggio di ordinaria follia quello vissuto ieri, martedì 13 maggio, in un supermercato di via Mastacchi a Livorno. Tommaso Giacomelli, 41 anni, direttore del punto vendita, è stato aggredito violentemente da un uomo di 43 anni di origini romene, apparentemente senza motivo. L’aggressore, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato successivamente fermato dalla polizia.
Originario di Casciana Terme Lari ma residente a Capanne di Montopoli in Val d’Arno, Giacomelli ha denunciato l’accaduto con un post su Facebook, allegando anche una foto del suo volto tumefatto. Il bilancio medico è pesante: sei punti di sutura alla palpebra, un ematoma e un concreto rischio di danni alla retina.

“Questo episodio non è un caso isolato, ma solo l’ultimo di una lunga serie – scrive su Facebook -. Coinvolge me, i miei colleghi, e tanti altri lavoratori del commercio che ogni giorno si trovano ad affrontare situazioni simili. Se non possiamo più sentirci sicuri neanche sul posto di lavoro, viene meno il senso stesso di sicurezza e legalità in una nazione come la nostra, che si definisce evoluta e culturalmente avanzata”.
Nel suo duro sfogo, Giacomelli ha puntato il dito anche contro l’impotenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine: “Hanno le mani legate, sono sotto organico, mancano di mezzi. Non possono fare il loro lavoro con la competenza e la dedizione che vorrebbero”.
L’episodio solleva ancora una volta il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in ambito commerciale, dove aggressioni e minacce sono purtroppo sempre più frequenti. L’appello di Giacomelli, ferito nel corpo ma anche nella fiducia verso il sistema, si fa portavoce del disagio diffuso di molti lavoratori del settore. Una riflessione da non sottovalutare.