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Cronaca
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Santa Maria a Monte, incendio distrugge gli spogliatoi del campetto alla Fonte

31 maggio 2025 | 11:53
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Santa Maria a Monte, incendio distrugge gli spogliatoi del campetto alla Fonte

Le fiamme, inizialmente estinte, sono ripartite in un secondo momento nella zona ora in abbandono. In tanti chiedono il ripristino

Era stata oggetto, alcuni giorni fa, dell’ennesima segnalazione per il degrado delle strutture, l’erba alta ed i segni ormai stratificati del vandalismo. Ma l’area de la Fonte, ieri (30 maggio), è finita anche al centro dell’azione dei vigili del fuoco, a causa di un incendio che ha divorato i vecchi spogliatoi del campino, molto probabilmente doloso anche se ancora non accertato.

Uno dei luoghi verdi più suggestivi a due passi dal centro storico, il sito, che fino a due anni fa era ancora gestito con una certa regolarità da alcune associazioni, era finito nei giorni scorsi al centro di alcune segnalazioni in merito allo stato di degrado in cui versano ormai le strutture, in particolar modo legate al campo da calcetto, la piccola pista ed il casotto dell’ex bar, adiacente alla fonte e agli attrezzi ginnici.

A destare sgomento, oltre all’erba alta che ormai sta divorando ciò che resta di tutte le strutture antiche e nuove, oltre alla vasca recuperata nei primi anni Duemila, erano state le condizioni degli spogliatoi e del “baretto”, un tempo dotato anche di servizi igienici. La rete, divelta, fa da sfondo a strutture in legno ormai sfondate, con elementi di arredo spaccati e portati all’esterno per puro vandalismo. Il sito, negli anni Ottanta per qualche tempo anche luogo di organizzazione di feste di partito, è da decenni al centro di tentativi parziali di recupero e polemiche inerenti all’eventualità di un restauro profondo anche architettonico degli antichi lavatoi del 1820, insidiati dal letto del rio. Poco dopo il Covid, l’area aveva conosciuto un breve periodo di manutenzioni e tentativi di farlo rivivere. Fra le associazioni coinvolte anche la palestra Fitness Zero9. “Insieme ad altre associazioni per un certo periodo provammo ad occuparcene, anche perché qualche anno prima c’erano stati installati gli attrezzi ed era un posto perfetto per tenere i corsi che facevamo all’epoca per togliere alle persone la paura rimasta dalla pandemia – racconta Davide Capobianco. – Tornare all’aria aperta era un modo per riabituare le persone a vivere insieme all’aria aperta e superare la paura. Ma purtroppo ci siamo scontrati con continui, sfiancanti episodi di vandalismo. Fenomeno che solo le telecamere, forse, possono evitare”.

Episodi che inaugurarono, alla fine, una nuova stagione di abbandono, con la riconsegna delle chiavi nel 2023 e la promessa di un nuovo bando. Che i risultati degli ultimi raid vandalici siano qualcosa di vecchio, ascrivibile a quegli anni, lo confermava qualche giorno fa anche il sindaco Manuela Del Grande, che però aveva annunciato la volontà di dare il via ad un nuovo tentativo di gestione entro la fine dell’estate.

Da ieri la situazione è peggiorata, con gli spogliatoi ridotti in cenere, che hanno richiesto un nuovo intervento dei volontari antincendio anche in piena notte, per il ravvivarsi dell’incendio estinto nel tardo pomeriggio.

Sui fatti, in queste ore, è intervenuto anche Gerardo Esposito, già responsabile della manutenzione del sito fino a due anni fa per contro dell’associazione della quale era presidente. “Quel nuovo ‘bravo’ segretario che doveva riscrivere la convenzione, perché quella della precedente amministrazione era scritta male, chissà dove si è smarrito – commenta con buona dose d’ironia. – Ora di certo sarà introvabile. La fonte lontana, il luogo più ameno e ricco di storia popolare in quanto luogo di ritrovo un tempo per i santamariamontesi, questa amministrazione la accompagnata nel degrado più assoluto ed oggi (ieri, ndr) un incendio ha raso al suolo gli spogliatoi ed altre suppellettili. L’associazione A.R-SC. Di San Sebastiano aveva una convenzione rinnovabile anno per anno a meno che, ai bandi annuali non ci fossero state proposte interessanti. Tutti gli anni, i primi di giugno il presidente dell’A.R.S.C. si recava in comune dall’incaricato addetto e firmava il rinnovo della convenzione. Il 15 giugno del 2023 questo non fu possibile, poiché, come sopra detto, la convezione cessò di esistere e l’associazione di San Sebastiano, non più autorizzata dall’amministrazione, cessò la sua opera. Non solo calcetto esisteva con tale associazione, ma eventi musicali e letterari, con poeti e scrittori che venivano dal Valdarno, dalla Valdera e persino da Pisa, ai quali eventi non mancavano i saluti del sindaco di allora. C’erano anche escursioni mattutine di scolaresche, almeno una volta la settimana, dagli istituti vicini. Credo che quel rinnovo di convenzione non abbia mai visto la luce per motivi ben diversi dello scriptum da correggere. Questa amministrazione ha preferito il degrado, a chi, volontariamente si impegnava per tenere viva la storia della fonte lontana. Adesso è tutto da rifare, e chissà se si potrà vedere quando”.