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Razionalizzazione |
Cronaca
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Santa Croce sull’Arno, il Comune trova 17 utenze telefoniche e 9 smartphone inutilizzati

31 maggio 2025 | 11:29
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Santa Croce sull’Arno, il Comune trova 17 utenze telefoniche e 9 smartphone inutilizzati

Taglio delle spese per l’ente. L’assessore Rusconi: “Piccole cifre ma dimostrano attenzione all’utilizzo dei fondi pubblici”

Una razionalizzazione capillare delle spese, deve tenere conto nel 2025 anche dei costi di connettività e telecomunicazioni del comune.
È questo il motivo per cui l’assessore Renato Rusconi recentemente ha chiesto all’ufficio Ced di verificare tutti contratti in essere sulla telefonia mobile del comune, che erano fermi alla situazione ereditata dalla precedente amministrazione.

Le sorprese non sono mancate. Il Comune di Santa Croce sull’Arno infatti da mesi, ma con molta probabilità da anni pagava per contratti telefonici che nessuno di fatto stava utilizzando. La revisione delle sim ha portato nel giro di poche settimane alla chiusura di ben 17 numeri di telefono intestati al comune e che non venivano più utilizzati, facendo diminuire le utenze di telefonia mobile da 64 a 47 e inoltre durante i controlli è emerso che il comune stava pagando per il noleggio di 9 smartphone che nessun utilizzava.

La razionalizzazione in questo caso ha fatto scendere i telefoni a disposizione del comune da 34 a 25. Una razionalizzazione che dimostra come nel corso degli anni, come spesso accade nonostante la buona volontà di tutti, si erano sedimentate spese diventate poi inutili, visto che la momento della disattivazione sim e telefoni nessuno ha reclamato per il mancato funzionamento del contratto telefonico. In sostanza si trattava di utenze che in passato sicuramente hanno avuto una loro utilità, ma che adesso non erano più utilizzate.

Alla fine il risparmio che ne è emerso è di circa mille euro annui. I costi infatti sono passati da circa 4500 euro annui a 3500 euro annui.

“È quasi una questione di principio, più che sostanziale – spiega l’assessore Rusconi – mille euro l’anno non comportano un cambiamento sostanziale nella vita dell’ente, ma sono soldi dei contribuenti che risparmiamo e soprattutto in questo caso che non sprechiamo. È proprio questo il principio, noi siamo chiamati a gestire i soldi dei cittadini e per tanto dobbiamo cercare di essere il più puntuali possibile, anche se si tratta di piccole cifre. La giunta Giannoni a cui appartengo, su questo ha cercato sempre di adottare un criterio di razionalizzazione. Questo non vuol dire fare economie assurde che mettano in difficoltà lavoratori o amministratori, ma significa semplicemente non sprecare e andare a cercare i vari rivoli in cui piccole cifre si perdono senza avere come contropartita, un servizio utile per la collettività. Insomma non negheremo un telefono là dove sia necessario, ma non vogliamo neppure regalare soldi ai gestori telefonici”.