Aggredita e lasciata a terra: notte da incubo per una 18enne
La giovane non ricorda niente: solo di essere stata avvicinata da uno sconosciuto, poi il buio totale
Ragazza 18enne aggredita nella notte tra Scandicci e Firenze, si teme una violenza sessuale.
Una vicenda inquietante, avvolta nel buio e nel silenzio di una zona già segnata da degrado e insicurezza. È accaduto nella notte di venerdì scorso, a cavallo tra via di Scandicci e viale Nenni, ai danni di una ragazza di 18 anni residente a Scandicci.
La giovane, dopo una serata trascorsa con gli amici, aveva preso il tram per rientrare a casa, come era solita fare. Intorno a mezzanotte è scesa alla fermata Nenni Torregalli, imboccando a piedi il vialone che costeggia l’ospedale San Giovanni di Dio. Proprio lì, in quel tratto isolato e buio, sarebbe avvenuto l’incontro con un uomo sconosciuto.
Secondo il suo racconto, l’individuo — con accento straniero — l’avrebbe fermata cercando un approccio verbale. Poi, il vuoto. La ragazza ha perso conoscenza, per risvegliarsi circa un’ora dopo in un campo accanto al marciapiede, con una ferita sanguinante alla mano e completamente disorientata.
Con uno sforzo estremo, è riuscita a raggiungere il quartiere di San Giusto, dove ha trovato un locale ancora aperto. Lì ha chiesto aiuto, è stata soccorsa e assistita nel contattare i genitori. Trasportata al pronto soccorso, è stata accolta in codice rosa, percorso riservato alle vittime di violenza, dove sono stati eseguiti accertamenti clinici per verificare la natura e l’estensione dell’aggressione subita.
I Carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per ricostruire l’ora mancante dalla memoria della vittima: quei sessanta minuti potrebbero essere decisivi per chiarire cosa sia realmente accaduto.
Il fatto ha riacceso i riflettori sull’area di confine tra Scandicci e Firenze, in particolare nei pressi del Ponte a Greve, già nota per episodi di degrado, spaccio, occupazioni abusive e microcriminalità. I residenti parlano da tempo di una vera e propria “terra di nessuno”, con proteste e appelli inascoltati. Emblematico il caso della ex caserma Gonzaga, rifugio notturno di fortuna per molti disperati, epicentro di un via vai notturno che alimenta l’insicurezza collettiva.
E non è un caso isolato. Lo scorso anno, un’altra giovane ha denunciato una violenza subita in un edificio occupato a Scandicci. Pochi mesi fa, due ragazze si sono rifugiate in un bar per sfuggire alle molestie di un gruppo di sconosciuti incontrati per strada.
Le indagini sono in corso, mentre la famiglia della vittima vive con angoscia questi giorni di attesa. Un episodio che lascia attoniti e che riporta l’attenzione sull’urgenza di un presidio costante in quelle zone troppo a lungo lasciate nell’abbandono. Dove la notte, per chi torna a casa da sola, può trasformarsi in un incubo.