Smottamento di via IV novembre, le prime famiglie pronte a tornare a casa
“I terreni e le aree coinvolte devono asciugare e prima di qualche giorno non sarà possibile fare le prove di natura geologica specifiche per capire come operare sul consolidamento”
Nel giro di pochi giorni potranno forse rientrare a casa le prime famiglie coinvolte nello smottamento di via IV Novembre. E’ questa la prima novità dopo i fatti di domenica scorsa, quando la rottura di un tubo aveva provocato alcuni sommovimenti nei terrazzamenti ed orti affacciati sulla vallata, con tanto di allagamento anche di alcuni ambienti sottostanti le abitazioni lungo la strada.
Ieri pomeriggio, come previsto, si è tenuto il primo sopralluogo con i tecnici, geologi ed ingegneri, per capire lo stato dell’arte e della stabilità delle abitazioni coinvolte nei vari sgomberi precauzionali, che inizialmente hanno coinvolto 23 persone. “Ci manderanno la relazione nei prossimi giorni, forse già domani – afferma l’assessore ai lavori pubblici Marco Greco –. Per quanto riguarda il civico 37, dove abitavano alcune delle persone costrette ad uscire, prevediamo molto presto un rientro a casa. Si tratta di aspettare la relazione e conseguentemente l’ordinanza da parte del comune”.
Ordinanza che dovrà comunque essere aggiornata, dato che riguardava solo le famiglie che potrebbero rientrare a breve: 4, mentre una non ha mai lasciato la struttura, non essendo rimasta coinvolta nelle perizie dei Vigili del Fuoco. Nel medesimo edificio aveva sede inoltre l’asilo ‘Il treno dei desideri’, anch’esso chiuso. Struttura frequentata da sette bimbi, in età compresa fra i 12 e i 36 mesi, la mattina da lunedì al venerdì. Anche per loro a breve potrebbe esserci un ritorno alla normalità. Disagi inevitabili per le famiglie del palazzo (la maggior parte ha trovato riparo da parenti e amici, mentre due sono state sistemate in strutture ricettive) il cui sotterraneo si è copiosamente allagato con danni ai terreni sul retro dove si trovano orti che stavano letteralmente sprofondando nella vallata.
“Il ritorno alla normalità che aspettavamo – commenta Piero Gallerini, una delle persone fuori casa, che in questi giorni è riparata in un appartamento di famiglia in un comune vicino –. Ci hanno fatto cambiare un po’ le nostre abitudini, ma ci siamo ripresi. Ora speriamo di rientrare in casa a breve”. Funzionari comunali e tecnici della società che gestisce il servizio idrico stanno studiando la situazione per fornire all’amministrazione comunale e ai proprietari di appartamenti e attività economiche le informazioni utili per la ripartenza. Oltre alle famiglie infatti, sono rimaste coinvolte nell’ordinanza di sgombero anche un bar, altre tre attività commerciali ed uno studio tecnico. “Per quanto riguarda il resto dei terreni coinvolti dovremo aspettare qualche giorno – continua Greco –. I terreni e le aree coinvolte devono asciugare e prima di qualche giorno non sarà possibile fare le prove di natura geologica specifiche per capire come operare sul consolidamento”. Intanto, mercoledì sera, 11 giugno, si terrà un incontro della consulta del centro storico. Appuntamento che era già stato calendarizzato, alle ore 21,15 nei locali del Circolo Cheli in via Guicciardini e che avrebbe dovuto approfondire altri disagi ormai ‘consolidati’ del centro storico, come quelli derivanti dai lavori in piazza del Popolo e via Conti e quelli legati alla situazione del versante del parcheggio del Cencione, ma che finirà inevitabilmente per affrontare anche quest’ultima emergenza.