Violenza inaudita da parte del padrone
Tradita proprio da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla. Una cagnolina di 12 anni, un piccolo bassotto, si trova tra la vita e la morte dopo essere stata presa a calci dal suo padrone, un uomo di poco più di trent’anni,
Una violenza inspiegabile, feroce, senza alcun motivo apparente. L’uomo ha iniziato a urlarle contro, poi si è scagliato su di lei con una furia cieca. Calci su calci, fino a lasciarla a terra, immobile, distrutta nel corpo. I vicini, svegliati da guaiti strazianti e grida agghiaccianti, hanno capito subito che qualcosa di orribile stava accadendo in quell’appartamento. Hanno allertato i carabinieri, intervenuti alle 6.30, trovandosi di fronte a una scena devastante.
Il cane era in condizioni disperate. Il suo aggressore, in evidente stato di alterazione, è stato trasportato in ospedale con un codice giallo. Per lei, invece, si è aperta una corsa contro il tempo: i volontari dell’Enpa Valdarno l’hanno affidata a una clinica veterinaria specializzata del territorio aretino.
Le condizioni della bassottina sono critiche: ha riportato gravi lesioni toraciche e addominali, difficoltà respiratorie, incapacità a nutrirsi. Ogni giorno che passa è un filo sottile tra la sopravvivenza e l’epilogo più crudele. Nessuno si sbilancia: la prognosi resta riservata, e la speranza si regge solo sull’amore e sulle cure dei veterinari.
Sul piano legale, il caso è pesantissimo. L’uomo dovrà rispondere di maltrattamento aggravato di animali, reato che dal 1° luglio è punito più severamente: reclusione fino a 5 anni e multe fino a 50mila euro nei casi più gravi, soprattutto se – come in questa storia – si rischia la morte dell’animale.
Ma nessuna pena potrà mai risarcire il dolore provocato. Nessuna sanzione sarà mai abbastanza per chi spezza la vita a un essere innocente che chiedeva solo una carezza.