Contemporanei scenari anticipa la stagione del Quaranthana

14 settembre 2015 | 11:35
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Contemporanei scenari anticipa la stagione del Quaranthana

Marilyn, il sogno biondo, in una stanza d’albergo. Per un numero limitato di spettatori. E’ uno degli spettacoli della stagione teatrale che il 17 settembre si apre al teatro comunale Quaranthana di San Miniato.

Il primo ad aprire il sipario sarà il festival della drammaturgia, fino al 19 settembre e dal 16 ottobre parte la stagione teatrale. Il festival Contemporanei Scenari, alla sesta edizione, propone un articolato programma da giovedì 19 con Bye Baby Suite spettacolo su Marilyn Monroe realizzato direttamente all’interno di una camera di albergo per un gruppo di spettatori limitato. Questo spettacolo di Chiara Guarducci e interpretato da Alessia Innocenti viene presentato giovedì 19 alle 21 e in replica alle 22 nella depandance dell’Hotel San Miniato, mentre venerdì 18 sarà in scena all’Hotel Villa Sonnino (alle 20 e in replica alle 21), la prenotazione è obbligatoria. Sempre venerdì 18 nell’Auditorium San Martino alle 21,30 va in scena anche la mise en espace del testo di Emanuele Aldrovandi finalista del premio Scenario, Scusate se non siamo morti in mare, un lavoro in cui l’autore immagina la nuova emigrazione degli europei proiettandola in un ipotetico 2060. L’Europa, infatti, fa da collante tematico anche per programma di sabato 19, che prevede alle 21 al Circolo Cheli 2001: Odissea sulla terra di Gianni Spezzano (finalista premio Ustica per le Arti), uno spettacolo in forma di studio breve (circa 30 minuti) su tutto ciò che il 2001 ha significato perle nostre vite. Alle 22 invece è la volta di Scene d’interni dopo la disgregazione dell’Unione Europea, di Michele Santeramo, con la regia e l’interpretazione di Michele Sinisi, in scena insieme a Elisa Marinoni. Lo spettacolo prodotto dal Teatrino dei Fondi segna (dopo il successo de La prima cena) un secondo importante momento di collaborazione tra i due artisti pugliesi e la compagnia sanminimatese. Gli appuntamenti del sabato saranno preceduti da una conversazione sull’Europa con i tre autori Michele Santeramo, Emanuele Aldrovandi e Gianni Spezzano, moderata dal giornalista e critico teatrale Gabriele Rizza, alle 18,30 al circolo Cheli.
Il 16 ottobre si accendono i riflettori sul palco del teatro comunale Quaranthana di San Miniato che, per la stagione di prosa 2015/16, propone un programma di dieci spettacoli di grande spessore, con le firme di, tra gli altri, Dario Fo e Franca Rame, Stefano Massini, Antonio Tarantino e Stefano Benni. Inaugura la stagione teatrale Ottavia Piccolo, che porta sul palco del Quaranthana Donna non rieducabile, un viaggio negli occhi di Anna Politkovskaja (giornalista russa molto conosciuta per il suo impegno a favore dei diritti umani e per i suoi reportage sulla Cecenia, uccisa in circostanze misteriose nel 2006) scritto da Stefano Massini. Quella della donna, del resto, è una linea tematica, un fil rouge, che, con diverse declinazioni, punti di vista e stili teatrali, attraversa tutta la stagione del Quaranthana: basti pensare al divertente, quanto irriverente, monologo sulla condizione femminile scritto da Dario Fo e Franca Rame Tutta casa, letto e chiesa (27 novembre) che Marina De Juli porta in scena con la regia della stessa Franca Rame, oppure a Le Beatrici (15 gennaio) di Stefano Benni, spettacolo che invita a sorridere, ma soprattutto a riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi dell’immaginario comune ed interpretato da un fenomenale quintetto di attrici. I meccanismi di coppia e l’assurdità della guerra sono al centro di Namur (13 novembre) di Antonio Tarantino: una storia ambientata nel 1815, che ha come protagonista Marta, vivandiera un po’ attempata e il giovane soldato di cui è innamorata, magistralmente interpretati da Teresa Ludovico e Roberto Corradino del Teatro Kismet/Teatro di Bari, di cui la Ludovico è anche regista e direttrice artistica. Ti lascio perché ho finito l’ossitocina (19 febbraio), di e con la giovane Giulia Pont, è invece un monologo comico incentrato sulle conseguenze delle delusioni amorose osservate dal punto di vista femminile, mentre con Naturalmente zoppica un po’ (30 ottobre), di Alessandro Schwed, Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti, nei panni di un sensale e di un rabbino, faranno delle donne (ma non solo di esse) oggetto di “commercio” in uno spettacolo dalle esilaranti tinte comiche.
I figli, invece, costituiscono l’altro fil rouge tematico della stagione: figli e il loro rapporto con la famiglia, come nello spettacolo della compagnia toscana de Gli Omini che portano al Quaranthana il loro ultimo divertente spettacolo La famiglia Campione (11 dicembre), lavoro frutto di una lunga indagine nelle famiglie della nostra regione; figli che attendono i padri, come nel caso di Patres (29 gennaio), spettacolo portatore di un’intensa carica emozionale, che coniuga momenti di grande pathos ad altri di simpatica tenerezza, realizzato dalla compagnia calabrese Scenari Visibili. Figli cresciuti in territori dominati dalla criminalità organizzata, come nello spettacolo di e con Oscar De Summa (da anni una delle personalità artistiche più interessanti del teatro italiano) Stasera sono in vena (4 marzo), in cui si racconta la vita di un adolescente della Puglia anni Ottanta, dove la droga e la Sacra Corona Unità sono una parte ingombrante ed ineliminabile del paesaggio. Infine figli lasciati a se stessi, senza supporto e senza aiuto, figli che soccombono in una società che non comprendono, o che non accettano, come nel caso dello struggente e divertente cunto musicale Fosco. Storia de nu matto (18 marzo), spettacolo che unisce narrazione e musica scritto ed interpretato dal bravissimo attore campano Peppe Fonzo, prendendo spunto da alcune novelle pirandelliane e da alcune canzoni dialettali di Domenico Modugno.

Come detto, il Quaranthana però non propone solo prosa, ma anche musica grazie al cartellone di TeatRock – musica a teatro, che si compone di quattro serate all’insegna della musica d’autore e degli artisti del nostro territorio con un Omaggio a Franco Battiato, il concerto del gruppo Refusenik, quello dedicato ai cantautori genovesi Genova mare pescoso ed infine il concerto della band Hypnotrio.
Nei mesi di febbraio e marzo, inoltre, va in scena nel centro storico di San Miniato nella Sala del Bastione la quarta edizione della rassegna domenicale Sognare Teatro – Famiglie, che si compone di ben sei spettacoli adatti a grandi e piccini: All’Opera il lupo e sette capretti (14 febbraio), Il folletto magiasogni (21 febbraio), Filastrocche in cielo, terra e mare (28 febbraio), Astrocomico (6 marzo), La rivolta dei fantasmi (13 marzo) e Storia di un punto (20 marzo).
Del resto, le nuove generazioni sono sempre state e continueranno ad essere dei destinatari fondamentali nel progetto artistico che l’associazione Teatrino dei Fondi sviluppa a San Miniato e, conseguentemente, anche quest’anno, con Sognare Teatro – Scuole, è stato previsto un programma di spettacoli in orario mattutino rivolti alle scuole dell’obbligo che consta di ben diciassette spettacoli tra novembre e aprile, realizzati con le migliori compagnie di settore provenienti da tutta la penisola, isole comprese.
“Un’attività intensa che conferma anche per quest’anno la sua qualità – secondo la vicesindaco e assessore alla cultura Chiara Rossi -. Un programma che spazia dai grandi, ai piccoli, fino alle scuole, per un cartellone che davvero fa onore ad una ‘Città del teatro’ come San Miniato”. “Le risorse per questo tipo di attività sono sempre meno – spiega il sindaco Vittorio Gabbanini -, ma questa amministrazione ce la mette tutta per reperire fondi e assicurare servizi culturali di qualità. E posso dire che ce l’abbiamo fatta anche per questa edizione – e lancia una proposta -. Proprio perché San Miniato è ‘Città di teatro’, vorrei che si pensasse ad uno spettacolo ad hoc da presentare nei quattro weekend della mostra del tartufo a novembre: l’unione di queste due eccellenze è l’essenza stessa del nostro territorio”.