Staffoli longobarda, il convegno apre la Festa medievale

Ultimi giorni di preparativi prima di riportare Staffoli indietro nel tempo. Un salto di circa 1400 anni, nel pieno del periodo longobardo, quando il territorio delle Cerbaie divenne uno snodo strategico fra la città di Lucca, capitale dei longobardi in toscana, e il territorio del Valdarno. Sarà questo, infatti, il tema scelto per l’ottava edizione della Festa medievale, in programma sabato 1 domenica 2 settembre, manifestazione ormai irrinunciabile per la frazione di Santa Croce, divenuta in pochissimi anni l’evento simbolo del paese.
“Siamo tutti longobardi” è lo slogan scelto per questa edizione, come sempre ad ingresso libero. Uno slogan non casuale, ma che nasce da una riscoperta accurata e scientificamente documentata sulle origini del paese, come spiega Daniele Bocciardi dell’associazione Staffoli Eventi: “Il titolo di quest’anno è nato da un lavoro condotto da alcuni cittadini di Staffoli insieme ad esperti e professori dell’Università di Pisa che hanno studiato e riportato alla luce l’importanza delle Cerbaie nel periodo longobardo”.
Il convegno del sabato
A caratterizzare la vigilia delle festa (sabato 1) sarà infatti il convegno dal titolo “Longobardi in Toscana” in programma alle 17,30 nei locali dell’asilo parrocchiale. “Dei longobardi portiamo dentro di noi non solo il sangue, ma anche i nomi – spiega il professor Giancarlo Andreanini -: lo stesso nome di Staffoli sembra nascere proprio in quel periodo. Il convegno sarà incentrato in quattro relazioni. Inizierà la dottoressa Veronica Marianelli, docente all’Università di Pisa e promotrice del piccolo Centro studi che abbiamo creato qui a Staffoli. Nel suo intervento illustrerà lo spirito e le finalità di questo centro. Subito dopo sarà il turno del dottor Giulio Ciampoltrini, archeologo conosciutissimo nella nostra zona, che pochi anni fa ha lavorato sulla scoperta di una necropoli longobarda nei pressi di Ponte alla Navetta a Pontedera. Dopo di lui, il dottor Davide Trentacoste dirà qualcosa sull’Italia gotica e bizantina, nel secolo precedente all’arrivo dei longobardi. La dottoressa Patrizia Marchetti, invece, parlerà della nascita delle pievi sparse per le Cerbaie, partendo da Santa Maria a Monte ma toccando anche a Staffoli, dove è documentata la presenza di una piccola chiesa già nell’anno 802. Concluderà la serata il dottor Massimiliano Petrolo, presidente de centro studi e nostro concittadino”. Al termine dell’incontro seguirà un aperitivo con alcune specialità medievali e a base di vino cotto longobardo. Dopo cena, invece, entreranno in scena gli ospiti dell’Associazione culturale di Benevento (capitale del grande ducato longobardo del sud Italia) che si esibiranno in uno spettacolo in costume, offrendo a tutti, poi, la possibilità di indossare gli abiti dell’epoca e di farsi fotografare in ‘stile’ longobardo.
La passeggiata nei boschi
La mattina di domenica 2, invece, la giornata si apre con la tradizionale passeggiata storico-naturalistica nei boschi delle Cerbaie, in programma alle 9 (partecipazione gratuita) con ritrovo al centro Avis di via Foscolo. Partendo dal paese insieme ad una guida ambientale, la comitiva seguirà un percorso ad anello di 5 chilometri, quasi tutto pianeggiate e ombreggiato, toccando anche il tracciato della via Francigena, dove Staffoli Eventi metterà in scena l’assalto dei longobardi ad un gruppo di pellegrini.
Il programma di domenica pomeriggio
La festa vera e propria, poi, prenderà il via nel pomeriggio a partire dalle 15,30, con l’apertura del mercatino e delle taverne in piazza Panattoni e via Livornese, che resterà chiusa al traffico fino a tarda sera. Come da tradizione arriveranno anche gli amici di Salindres, la cittadina francese gemellata con il comune di Santa Croce: una ventina le persone che parteciperanno alla sfilata di Staffoli. “Il nostro contributo come francesi – spiega Alexandre Armand, presidente onorario di Staffoli Eventi – sarà quello di rappresentare un gruppo di gallo-romani arrivati in Toscana per accompagnare il vescovo Gregorio di Tour nel suo pellegrinaggio a Roma”.
La sfilata prenderà il via intorno alle 17,30, preceduta dall’esibizione dei falconieri e degli sbandieratori della contrada Samo di Fucecchio. “Verso le 18,30 – racconta Stefano Masi, presentatore dell’evento – il corteo di figuranti arriverà al parco della Rimembranza si terrà la battaglia tra la popolazione locale e i longobardi. Dalle 19,30 ci sarà il banchetto medievale, con una tavolata lungo la strada del paese in cui tutti i partecipanti alla festa possono sedersi prendendo le specialità nelle taverne. In piazza Panattoni, invece, ci sarà il banchetto ufficiale al quale è possibile partecipare su prenotazione. Dalle 21 in poi ci saranno i saluti delle autorità e le premiazioni, seguite alle 21,30 dal Processo alla storia: una sorta di indagine semiseria alla festa. Alle 23 è prevista la chiusura della festa”.
La battaglia
“Quest’anno abbiamo voluto essere un po’ originali” racconta Gabriele Toschi, ideatore e coordinatore della battaglia in programma al Parco della Rimembranza. “Abbiamo pensato di simulare una vera e propria battaglia in uno spazio fino ad oggi inutilizzato. In pratica, i figuranti della sfilata saranno dei veri e propri attori, suddivisi in due fazioni, con la popolazione locale e romana che darà vita al villaggio e i longobardi che gli daranno l’assalto. Subito dopo la battaglia mostreremo lo stupore dei longobardi per i costumi dei locale e il loro processo di integrazione”.
I costumi e le calzature
Il tutto sarà caratterizzato da abiti, armi e calzature tutt’altro che causuali, ma ricostruite fedelmente dalle sarte di Staffoli in base ai reperti e ai documenti del tempo, come racconta Stefania Cioffi: la ricerca dei vestiti è partita subito dopo la scelta de tema – racconta -: alcuni di non sono andati al museo di Pavia per raccogliere informazioni e immagini sui longobardi. I vestiti sono tutti cuciti da sarte del paese in maniera artigianale. Sulle calzature, invece, ho fatto un indagine in base a quanto scritto da Paolo Diacono, lo storico dei longobardi. Sono stati riprodotti anche dei corpetti protettivi per la battaglia”.
Circa 120, al momento, i figuranti già pronti per domenica, anche se l’obiettivo degli organizzatori è quello di arrivare a 200. Vilma Morelli e Luisa Gronchi, responsabili del guardaroba, sono alle prese in questi giorni con gli ultimi preparativi per garantire tutti siano vestiti alla perfezione. Per chi fosse interessato a partecipare in prima persona, basta rivolgersi entro domenica nella sede di Staffoli Eventi in via Livornese. Nella stessa sede sarà possibile anche noleggiare uno degli abiti messi a disposizione dagli amici di Benevento.
Numeri di tutto rispetto anche per il mercatino medievale, dove sono attesi oltre 50 espositori. “Tra loro – spiega Cioffi – ci sono anche alcuni artigiani che realizzano oggetti medievali come scudi e calzature. C’è addirittura un ragazzo che per l’occasione ha riprodotto una spada longobarda”. Come lo scorso anno, inoltre, Ivan Lo Monaco de La Goloseria (la celebre gelateria staffolese) ha preparato un gusto ispirato ai sapori e alle spezie del tempo: “Stavolta abbiamo creato un gusto alla speculus, il tipico biscotto belga speziato con la cannella. Sarà disponibile da venerdì per tutto il weekend”.
Il sindaco: “Abbiamo bisogno di iniziative come questa”
“Il ringraziamento – conclude Daniele Bocciardi – va ai tanti volontari che si impegnano gratuitamente, con impegno e con passione dedicando tanto tempo all’associazione. Tutti i mercoledì sera la sede è aperta per progettare l’edizione successiva. È un impegno notevole”.
“Un impegno che dura tutto l’anno – commenta il sindaco Giulia Deidda -. Un lavoro importante anche dal punto di vista culturale e di socializzazione. Avere uno spazio sempre aperto una volta la settimana è un fatto importante. Da tutti gli interventi si è capito quanto lavoro c’è per la realizzazione di questa festa. Mi piace anche l’idea del convegno per spiegare e contestualizzare questa festa. Per questo sta anche all’amministrazione cercare di valorizzare di più questo evento. Il Comune è a fianco delle associazioni nell’organizzazione degli eventi: per questo abbiamo istituito uno sportello per le iniziative, per evitare che la burocrazia, per quanto giusta, sia il motivo per cui non si fa più una manifestazione o si rinunci ad organizzarne una nuova. Le normative ora sono davvero stringenti ma Santa Croce ha bisogno di questi momenti di aggregazione”.
Giacomo Pelfer