E quindi uscimmo a riveder le stelle, le storie dei toscani durante la pandemia

1 agosto 2020 | 18:37
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E quindi uscimmo a riveder le stelle, le storie dei toscani durante la pandemia

Simone Bachini e Fabrizio Mandorlini in viaggio dentro e fuori il lockdown da covid 19

Simone Bachini inviato in giro per la Toscana a documentare il lockdown, Fabrizio Mandorlini sul divano di casa a guardare la tv e a leggere giornali e agenzie. Simone racconta quello che vede e filma, Fabrizio prende appunti e scrive. Una conversazione quotidiana nei mesi del covid 19 si trasforma, con l’incedere dei giorni, in uno spaccato inedito della Toscana e in un surreale viaggio dantesco nei capoluoghi e nella provincia, dove storie di dolore e di speranza, si alternano e si incontrano nei volti coperti dalla mascherina, in un susseguirsi di stati d’animo nel quale Bachini si trova, suo malgrado, catapultato dal suo lavoro e in alcuni casi travolto.

Queste vicende e altro ancora sono narrate in E quindi uscimmo e riveder le stelle, mascherina e resistenza dei toscani nei 100 giorni della Covid-19di Simone Bachini edito dalla FM edizioni di Fabrizio Mandorlini. La prima presentazione ufficiale oggi 1 agosto al caffè Giannini in piazza martiri della libertà a Pontedera.

C’è la politica, ci sono i gesti simbolici, i protagonisti della campagna elettorale – per i mesi del lockdown una campagna via social – ma ci sono anche esperti di medicina che fanno da Vate nel groviglio di teorie e ipotesi sul virus. È una Toscana inedita, ma completa e complessa, quella raccontata da Simone Bachini e Fabrizio Mandorlini. Ci sono le autorità religiose, del comprensorio e della Regione tutta, a dipingere il quadro di un momento difficile, ma anche estremamente emozionante. Non è una narrazione cronologica dei fatti: è una microstoria che parte dalle fonti giornalistiche per raccontare le esperienze di vita, spesso dolorose.

Nel silenzio assordante di cittadine completamente vuote, accolto solo da statue e monumenti, ha come unico strumento di contatto con l’esterno il cellulare, attraverso il quale dialoga con i colleghi e gli amici che condividono le sue stesse esperienze, mentre la sua auto diventa un hub multimediale con radio, tv, notebook e social a cui arrivano e da cui ripartono le notizie.

Ma nel libro si parla anche del presidente della Repubblica Mattarella in visita a Sant’Anna, di Dario Nardella protagonista col suo violino in Un giorno da Pecora, di molti sindaci in prima linea in Toscana contro il Covid-19, da Tambellini a Murzi, a Del Ghingaro, da Conti a Salvetti, da Toti, Giglioli e Bosi a Chiassai e Rossetti, da Biffoni a De Mossi, (solo per citarne alcuni), dell’ononorevole Maria Teresa Baldini prima onorevole in parlamento con la mascherina. Da Enrico Rossi a Stefania Saccardi, da Eugenio Giani, a Susanna Ceccardi.

E poi ci sono fortissimi gesti religiosi con i riti della Settimana Santa, la Pasqua e le messe sospese che hanno visto tra gli altri, in prima fila i vescovi, tra cui monsignor Giovanni Nerbini di Prato, Simone Giusti di Livorno, Andrea Migliavacca di San Miniato, Augusto Lojudice di Siena.

Ma cosa succederà? Si chiederà più volte nei momenti di sconforto l’autore. È il professor Francesco Menichetti, primario di malattie infettive all’ospedale di Pisa e principal investigator di Tsunami che farà più volte chiarezza per leggere i momenti dello sviluppo della pandemia Covid-19. Solo con l’allentamento delle misure restrittive quando siamo usciti di casa e abbiamo rivisto il cielo abbiamo capito che una luce di speranza si era accesa in fondo al tunnel. Quel cielo dove, intanto, madri, padri, fratelli, parenti, amici e conoscenti erano silenziosamente volati diventando stelle luminose. E chissà che, come per Dante, le stelle non indichino la rotta da seguire per l’oggi e per il domani? Aspettando il vaccino anticovid-19.

Simone Bachini è nato a Fucecchio e vive a Pontedera. È un giornalista videoreporter che racconta la cronaca della Toscana dal 1995. Ama sperimentare nuove forme di comunicazione, spesso antesignane dei tempi: anche per questo ha funzionato la sua collaborazione con Fabrizio Mandorlini, il narratore. Giornalista e scrittore, Mandorlini, ha promosso e valorizzato in oltre 50 libri aspetti inediti e curiosi della Toscana, con un’attenzione particolare all’enogastronomia, all’agroalimentare e al turismo. Raccontare i segni dei tempi è per lui un modo per salvaguardare la memoria personale e collettiva.
Lo storytelling è alla base dell’attività della sua agenzia di comunicazione e di stampa attraverso cui trasmette emozioni che valorizzano persone, luoghi, aziende e prodotti.

Come Dante, “Anche noi siamo usciti a riveder le stelle – scrive Mandorlini nell’introduzione del volume – dopo aver fatto, in qualche modo, un viaggio dantesco, passando nei momenti difficili, dalla paura e dallo smarrimento, dall’incertezza del domani e dalla frustrazione per la reclusione forzata in casa”.