Taglio del nastro dopo il secondo lotto di lavori al giardino Migliorati foto

Intervento realizzato con le risorse di Comune e Fondazione Cassa di Risparmio. Il sindaco: "Ci siamo riappropriati di uno spazio inaccessibile da anni"

Taglio del nastro per lo storico giardino Migliorati in piazza XX settembre a San Miniato. La cerimonia si è tenuta questo pomeriggio (5 agosto) una volta concluso il secondo lotto di interventi – il primo ha riguardato il riallineamento delle colonne d’ingresso e del muro sul fronte strada – realizzato grazie ad un finanziamento della Fondazione Crsm e di Crédit Agricole (43mila euro) e a risorse del Comune (43mila euro), che ha riguardato il risanamento conservativo degli alberi e delle piante, oltre alla risistemazione delle aiuole e dei vialetti.

Presenti il sindaco Simone Giglioli, l’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori, l’assessore alla cultura Loredano Arzilli, Alberto Pedani responsabile commerciale di zona della Crédit Agricole, il segretario generale della Fondazione Crsm Massimo Bacchereti, i membri della famiglia Migliorati e i tecnici che hanno realizzato l’opera di restauro.

I lavori, oltre al restauro dei manufatti, hanno riguardato l’eliminazione di varie piante moderne non coerenti con il progetto iniziale. L’intervento agronomico paesaggistico ha riguardato in particolare il recupero delle siepi in bosso il cui disegno costituisce l’elemento identitario di maggiore rilievo.

La pavimentazione del giardino nelle parti non a verde è stato realizzato in ghiaia, sono state collocate alcune panchine in pietra e sono state restaurate la vasca, la ghiera, la figura in terracotta e la colonna. È stato inoltre realizzato un impianto di irrigazione, uno di illuminazione dei vialetti, nel pieno e totale rispetto del disegno del giardino, grazie alla sostituzione dei bordi delle aiuole.

“A condizioni normali avremmo finito lo scorso anno – ha commentato il sindaco Simone Giglioli – Da qui passano molti pellegrini e turisti e abbiamo quindi deciso di inaugurare ad agosto. Sarà inserito nella rete museale insieme insieme a Palazzo Migliorati, un tempo sede del tribunale. Una riappropriazione di uno spazio che era tolto alla cittadinanza da anni. Era un luogo quasi inaccessibile. Siamo sulla via Francigena ed era importante dare la possibilità a tutti di godere di questo posto”.

“Durante i lavori – aggiunge l’assessora Marzia Fattori – abbiamo visto che il disegno del giardino non ci è parso ottocentesco. Il disegno che il giardino, del Sei-Settecento delinea é quello di un aquila. Ciò potrebbe significare o un richiamo alla storia della famiglia, il matrimonio fra Stefani e Migliorati, o al periodo napoleonico. Un lavoro, quello di riqualificazione, iniziato nel 2018 col recupero delle colonne pericolanti. Il giardino era in condizioni di abbandono e vederlo così adesso fa davvero bene”.

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