San Miniato, cinque sagre anticipano la 50esima edizione della mostra mercato del tartufo bianco foto

Si comincia da La Serra il 24, 25 e 26 settembre con la 14esima sagra del tartufo bianco e del fungo porcino

La stagione autunnale degli eventi sanminiatesi riparte dalle cinque sagre che anticipano la Mostra Mercato del tartufo bianco di novembre. Dopo lo stop del 2020 causato dalla pandemia, il Comune di San Miniato e la Fondazione San Miniato Promozione sono pronti a rilanciare la grande kermesse del gusto e realizzare l’edizione numero cinquanta della sua lunga storia. A darne l’annuncio ufficiale sono stati questa mattina il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini, alla presenza del vescovo monsignor Andrea Migliavacca.

Sarà un’edizione rivista che si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid in vigore e siamo pronti a modificarla qualora i provvedimenti lo rendano necessario – dichiara il presidente Marzio Gabbanini -. Rispetto all’anno scorso, siamo fiduciosi che il vaccino possa aiutarci a rimettere in moto la complessa macchina organizzativa”. La Mostra, come di consueto, si realizzerà negli ultimi tre weekend di novembre (13-14, 20-21 e 27-28 novembre) e avrà al centro il tartufo bianco con un unico tema culturale coniugato in maniera diversa per ogni fine settimana: il tartufo al femminile. “Ovviamente ci sarà ampio spazio per l’enogastronomia, ma ciò che volevamo portare all’attenzione dei visitatori della mostra è il protagonismo di alcune figure femminili, presentando cooking show di donne chef, e valorizzando coloro che si sono distinte nel campo della cultura, dell’arte e della scienza attraverso incontri e una tavola rotonda con le associazioni al femminile – spiega ancora Gabbanini -; il filo rosso che collegherà tutte le giornate sarà proprio questo macro-tema”. “Non dimentichiamo che queste sagre ci ricordano la tradizione dei cerrcatori di tartufi che spesso viene tramandata di generazione in generazione dai veterani delle frazioni limitrofe alla propria prole, quindi riuscire a mettere in atto la manifestazione è anche un gesto simbolico”, dice Gabbanini.

Confermata anche la Stagione del tartufo, il cartellone delle cinque sagre dedicate al prezioso oro bianco, dislocate nei vari territori del comune, che prenderanno il via dopo l’apertura della stagione di ricerca del tartufo, avvenuta il 10 settembre. Si comincia da La Serra il 24, 25 e 26 settembre con la 14esima Sagra del tartufo bianco e del fungo porcino organizzata dal Circolo Arci e dall’associazione La Serra Insieme e presentata da Francesco Annessi, mentre il 2 e 3 ottobre è la volta della 35esima Fiera Mercato del tartufo bianco di Corazzano, la seconda più longeva, organizzata da un gruppo di associazioni locali e presentata da Cristiano Sabatini, il 16 e 17 ottobre si continua con la 43esima Sagra del tartufo bianco e del fungo di Balconevisi, la più vecchia per numero di edizioni, seconda solo alla Mostra di San Miniato, organizzata dall’Us Balconevisi e presentata da Paolo Nacci. Si prosegue il 23-24 e 30-31 ottobre con la più giovane tra tutte, la settima Sagra del tartufo delle colline sanminiatesi a Ponte a Egola, organizzata dall’associazione La Ruga e presentata da Simone Nieri, per concludere con la 13esima Sagra del Tartufo al Pinocchio organizzata dalla Casa Culturale e presentata da Renzo Baldini, che si svolgerà domenica 7 novembre.

Il fatto che siamo tutti qui ad attivarci affinché questo progetto abbia luogo, è un segnale che indica ripartenza con la voglia di prenderci cura del nostro territorio, valorizzandolo. Indica però anche cambiamento perché sappiamo che il covid ha cambiato tutto quindi anche le modalità di eseguire una mostra sono cambiate, volendo in modo anche più accattivante per le persone. Inoltre anche il tema della cura della cura dell’ambiente è positivo: se l’ambiente è sano e di conseguenza il tartufo è di qualità, il beneficio di questo binomio si riflette in tutti i settori. Buoni progetti a tutti”, afferma il vescovo monsignor Andrea Migliavacca.

La mostra e tutte le sagre collaterali della stagione autunnale sono eventi fondamentali per il tessuto economico-turistico del nostro territorio – dichiara il sindaco Simone Giglioli -. Purtroppo abbiamo dovuto saltare l’edizione 2020 a causa della pandemia e quest’anno, grazie all’arrivo dei vaccini, stiamo lavorando per realizzare una cinquantesima edizione in sicurezza, mantenendo vivo lo spirito di una manifestazione che fa parte del nostro tessuto cittadino. Ringrazio le associazioni che stanno mettendo in piedi le sagre collaterali, ben consapevole dello sforzo che anche quest’anno viene richiesto loro, e la Fondazione San Miniato Promozione per il grande lavoro dietro le quinte che ogni anno rende possibile tutto questo. Mi auguro che il ricco cartellone di eventi enogastronomici riporti vivacità e vivibilità nei nostri territori dopo un periodo molto difficile. L’obiettivo è appunto quello di restituire alle persone la socialità strappata via dal covid”.

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