Commozione a Santa Maria a Monte per l’evento in ricordo del calciatore Romano Fogli

Il dibattito dal titolo "Il pallone di ieri, quello di oggi e quello di domani" si è tenuto ieri (10 dicembre) nel teatro comunale

E’ stato un vero e proprio concentrato di emozioni il dibattito dal titolo Il pallone di ieri, quello di oggi e quello di domani. Da Romano Fogli al calcio delle televisioni ospitato nel teatro di Santa Maria a Monte in ricordo del calciatore Romano Fogli e dei 100 della Asd Virtus Santa Maria a Monte. Sul palco il saluto del presidente della società, Leonardo Rosi, che ha sottolineato l’importanza del traguardo raggiunto e l’importanza di promuovere l’evento per ricordare Romano Fogli. Il giornalista Enrico Salvadori ha coordinato la serie di interventi.

La sindaca Ilaria Parrella ha sottolineato l’impegno di Fogli verso la comunità con l’aiuto dato alla sagra oltre a quello della scuola calcio, definendolo un’eccellenza per il paese. Il presidente del Comitato regionale toscano Paolo Mangini si è complimentato per il centenario del sodalizio, ricordando la semplicità di Fogli. Una dote riecheggiata attraverso le testimonianze delle vecchie glorie, Claudio Merlo e dei ponsacchini Luciano Chiarugi e Claudio Piccinetti. Giovanni Galli ha associato il suo stile di vita a quello di Paolo Rossi definendole per questo persone da pallone d’oro.

Via Skype è arrivato il contributo di Eraldo Pecci che vedeva in Fogli un esempio da seguire al Bologna e di Ivan Zazzaroni. Il giornalista ha evidenziato l’eleganza in campo che si rifletteva anche nella vita, per lui Fogli era un idolo da bambino. Il dottor Renato Colombai ha ricordato i primi calci tirati da Romano Fogli in piazza dove il pallone tra i vicoli assumeva traiettorie non sempre controllabili. Il Pontedera era rappresentato dal direttore sportivo Moreno Zocchi e da Piero Ducci i quali hanno portato i saluti.

La discussione si è indirizzata anche sulla questione del destino del calcio, sottolineando la necessità di ripartire al basso, da istruttori qualificati cercando di insegnare le basi, per non rischiare di saltare altre partecipazioni ai campionati del mondo. Filmati, aneddoti hanno fatto da cornice alla mattinata nella quale sono stati ricordati gli inizi al Torino, il gol e l’assist nell’unico spareggio per vincere lo scudetto contro l’Inter a Roma nel 1964 e i successi in Coppa campionati e in quella intercontinentale con la maglia del Milan e la carriera da allenatore.

In sala era presente la moglie di Romano, Cecilia. Ha chiuso la serie di interventi il figlio Mirko visibilmente commosso, con l’augurio per il futuro di un calcio diverso vissuto con passione e semplicità, senza essere mosso dagli interessi che oggi ne hanno fatto solo una fabbrica che produce soldi. Un mondo in cui i grandi calciatori del passato non si identificano più.

100 anni di Santa Maria a Monte per Romano Fogli

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