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Una notte con i pupazzi per portare i bambini in biblioteca

21 ottobre 2024 | 17:22
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Una notte con i pupazzi per portare i bambini in biblioteca

Insieme al loro amico, hanno portato a casa anche un libro

Sono tanti i bambini che hanno accompagnato i loro amici di pezza alla ‘Notte dei pupazzi‘, iniziativa curata dalla biblioteca di Santa Croce sull’Arno.

La serata, rivolta ai bambini da 0 a 6 anni è cominciata con la realizzazione della carta di identità al pupazzo che i bimbi hanno portato con loro in biblioteca, colorando e disegnando su un format che è stato consegnato dalle bibliotecarie e poi è continuata con la lettura di varie storie, prima tra tutte ‘Una notte in biblioteca’ libro per bambini scritto dall’autore giapponese Kazuhito Kazeki, a cui si è ispirata l’iniziativa.

Alla fine hanno partecipato più di 25 bambini che, dopo aver ascoltato a bocca aperta le storie lette da una delle bibliotecarie di Santa Croce sull’Arno, sono tornati a casa lasciando il loro pupazzo in biblioteca, in una posizione scelta da loro.
Durante la notte i pupazzi hanno preso libri, consultato carte geografiche, disegnato, come hanno scoperto i bambini il sabato mattina dalle foto scattate che hanno trovato in biblioteca. Quando sono tornati a prendere il loro amico il sabato mattina, molti di loro hanno anche voluto prendere un libro da leggere a casa, magari proprio con il loro pupazzo.

Un’iniziativa che nasce con lo spirito di avvicinare i bambini alla biblioteca e quindi alla lettura fin da piccolissimi, che ha avuto un’ottima risposta di pubblico. “Non poteva andare meglio – ha detto l’assessore alla cultura Simone Balsanti – ho visto i bambini ascoltare le storie letteralmente a bocca aperta e stupirsi poi di ritrovare i loro pupazzi la mattina dopo. Al di là del gioco e della fantasia che le nostre bibliotecarie hanno saputo profondere in questa iniziativa rimane un dato: se fin da piccoli si appassionano ai libri, per loro sarà più facile affrontare anche un percorso scolastico, ma non solo, il libro o la storia narrata oralmente, è una fonte infinita di stimoli per la fantasia che se nutrita ci regalerà sicuramente degli adulti capaci di sognare”.