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Isaiah Collier accende Pisa Jazz

5 luglio 2025 | 10:43
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Isaiah Collier accende Pisa Jazz

Il sax visionario di Chicago al Giardino Scotto

Il polistrumentista, compositore, curatore, attivista ed educatore volto della nuova scena jazz di ChicagoIsaiah Collier, che con la sua band The Chosen Few si è guadagnato la copertina della prestigiosa rivista Downbeat, arriva a Pisa Jazz Rebirth il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca. Appuntamento martedì 8 luglio alle 21,30 al Giardino Scotto di Pisa (Lungarno Fibonacci 2). Conosciuto principalmente come sassofonista ma attivo anche come batterista, l’approccio musicale di Collier guarda alle influenze di grandi maestri come John Coltrane, Roscoe Mitchell, Wayne Shorter, Ari Brown e Gene Ammons. Con in curriculum collaborazioni con artisti del calibro di Chance The Rapper, Wadada Leo Smith III, Junius Paul e molti altri, il terzo album inciso nel 2021 con i The Chosen Few (Julian Davis Reid al piano, Micah Collier al contrabbasso, James Russell Sims alla batteria), “Cosmic Transitions” si è guadagnato più menzioni come disco dell’anno e le lodi della critica. La potente suite è stata registrata nel leggendario studio di Rudy Van Gelder il giorno del compleanno di Coltrane, utilizzando alcune delle stesse apparecchiature analogiche utilizzate per la sessione di registrazione originale di “A Love Supreme”. Non solo mette in mostra l’ampia gamma musicale e il talento espressivo di Collier, ma riesce anche a onorare la tradizione in cui si iscrive, pur rimanendo decisamente lungimirante (prevendite su Ticketone, info, orari e prezzi www.pisajazz.it).

Alle 20,45 opening act con Matteo Paggi, trombonista scelto da Enrico Rava per il suo quintetto “Fearless Five”, qui col progetto GiraffeVincitore del premio Top Jazz 2024, con “Giraffe” Paggi presenta un progetto in equilibrio tra due forze: cuore e testa, istinto e riflessione. Nella simbologia, la giraffa è una creatura lungimirante: con la testa alta dal suolo, vede più lontano, mentre il cuore rimane a terra e al caldo. Questa immagine è diventata il punto di partenza per le composizioni originali di Paggi: una musica che pensa liberamente ma che suona con passione bruciante. “Mi piace l’idea della distanza tra la mente e il cuore: dà spazio alla chiarezza, ma anche alla possibilità di sentire tutto pienamente”, dice. “È esattamente quello che volevo che suonasse questa band”. Il risultato è un mix distintivo di improvvisazione jazz con l’orecchiabilità del pop, l’energia del rock e una sensibilità melodica che sembra diretta e senza pretese. È un suono costruito sul contrasto: la fredda precisione incontra l’emozione cruda. Accanto a lui sul palco Lorenzo Simoni al sax alto, Vittorio Solimene al piano, Andrea Grossi al contrabbasso e Andrea Carta alla batteria.

Pisa Jazz Rebirth si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Toscana Produzione Musica, Arno Vivo, Fondazione Palazzo Blu, Associazione Pisafolk, Associazione The Thing, Circolo Borderline Club, Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz, Associazione Isola del Jazz. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz, in quello europeo di Europe Jazz Network. Partner tecnico Bufalo Sound Service. Media Partner La Nazione Pisa.