Nuovo appuntamento sull’autismo a Volterra

Terza tappa del percorso che la salute mentale di Volterra e l’associazione Mondo Nuovo, hanno organizzato per approfondire e discutere temi sulla disabilità ed il disagio psichico. L’8 aprile, dalle 17 nei laboratori di Mondo Nuovo, si parlerà di autismo con Maurizio Arduino psicologo, psicoterapeuta e coordinatore del centro per l’autismo e la sindrome di Asperger di Mondovì, autore del libro Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo“, pubblicato da Einaudi. Nel libro si racconta di quattro storie esemplari di ragazzi e delle loro famiglie. Storie a lieto fine, nessuno guarisce dal disturbo, ciò non è possibile, data la natura neurobiologica del complesso di disturbi cognitivi ed emozionali, ma è possibile costruire, con pazienza, fatica una vita il più possibile serena. Un figlio, un fratello autistico costituiscono per una famiglia una grandissima fonte di stress e di sofferenza. Meglio se il percorso, che durerà tutta la vita del paziente ma che, particolarmente nei primi anni di vita può essere influenzato dall’intervento intelligente e coordinato di servizi sanitari, scuola e contesto familiare ed amicale, è condiviso con operatori qualificati, che sappiano fronteggiare la difficile, esasperante sfida che i disturbi dello spettro autistico pongono quotidianamente.

Volterra, 3 aprile 2015 – Terza “tappa” del percorso che la salute mentale di Volterra e l’Associazione Mondo Nuovo, hanno organizzato per approfondire e discutere temi sulla disabilità ed il disagio psichico. L’8 aprile, dalle 17 nei laboratori di Mondo Nuovo, si parlerà di autismo con Maurizio Arduino psicologo, psicoterapeuta e coordinatore del centro per l’autismo e la sindrome di Asperger di Mondovì, autore del libro “Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo”, pubblicato da Einaudi. Nel libro si racconta di quattro storie “esemplari” di ragazzi e delle loro famiglie. Storie a lieto fine, nessuno guarisce dal disturbo, ciò non è possibile, data la natura neurobiologica del complesso di disturbi cognitivi ed emozionali, ma è possibile costruire, con pazienza, fatica una vita il più possibile serena.

Un figlio, un fratello autistico costituiscono per una famiglia una grandissima fonte di stress e di sofferenza. Meglio se il percorso, che durerà tutta la vita del paziente ma che, particolarmente nei primi anni di vita può essere influenzato dall’intervento intelligente e coordinato di servizi sanitari, scuola e contesto familiare ed amicale, è condiviso con operatori qualificati, che sappiano fronteggiare la difficile, esasperante sfida che i disturbi dello spettro autistico pongono quotidianamente. (dg)

 

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.