Parco e ciclabile, progetto per 32 chilometri di pista

Un percorso ciclabile che attraversi la costa toscana e prosegua oltre. È questo uno dei temi che interessa maggiormente l’Ente Parco regionale, preposto alla gestione della vasta area naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli: 32 chilometri di costa che andrebbero a rappresentare, secondo il parere della Regione Toscana, uno dei tratti più significativi e affascinanti della pista ciclabile.

Negli scorsi mesi, l’Ente Parco si è fatto promotore di incontri con dirigenti e consulenti incaricati della progettazione, coinvolgendo anche i rispettivi uffici regionali, nella prospettiva di allungare il percorso da Ventimiglia a Capalbio. Per il momento, sono due le idee di progettazione al vaglio dei dirigenti. La prima è l’ipotesi originaria, su cui la Regione ha già dato il placet e stanziato risorse. L’altra idea, molto più ambiziosa, è un progetto transnazionale che coinvolge la Costa Azzurra, Liguria, Toscana e la Corsica, possibilmente da finanziare con i fondi del nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Italia Francia Marittimo 2014/2020.
“L’importante, in questo momento, è definire presto e bene la progettazione preliminare e definitiva come toscani e utilizzare la stessa nei vari canali di finanziamento possibile – spiega il presidente dell’Ente Parco Fabrizio Manfredi –. In questi giorni l’Ente Parco sta entrando nel merito di essa, per fornire ai progettisti chiare indicazioni e suggerimenti, che siano in grado di rendere la ciclabile del Tirreno una infrastruttura di connessione longitudinale del Parco stesso. La sua realizzazione costituisce d’altronde una opportunità di attraversamento e godimento della parte costiera dell’area protetta, che dalla Marina di Levante di Viareggio, passando da quella di Torre del Lago, attraversi il litorale vecchianese, risalga il Serchio, lo superi, penetri nella Tenuta di San Rossore, scavalchi l’Arno ed utilizzando anche il tracciato del vecchio trammino lungo il litorale pisano giunga sino a Calambrone.
Un percorso del genere darebbe un contributo davvero significativo alla valorizzazione del Parco, come uno dei cuori pulsanti dell’area vasta della Toscana nord-occidentale: per questo le iniziative che la Fiab sta sviluppando in queste settimane offrono un grande contributo perché tutto questo possa prendere corpo nel prossimo futuro”.

 

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