Einstein ha ragione: scoperte a Cascina onde gravitazionali

Einstein le aveva previste nella teoria della relatività. Ma ora sono state scoperte a Cascina le onde gravitazionali.
A rivelarle, è stato il Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), in Usa e i dati sono stati analizzati dalle collaborazioni internazionali Ligo e Virgo che fa capo allo European Gravitational Observatory (Ego) fondato e finanziato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs). Un nuovo successo per la fisica italiana a quattro anni dalla scoperta del bosone di Higgs, per il ministro Giannini. “Questa fondamentale scoperta – ha detto -, ci permetterà, d’ora in poi, di guardare al cielo con nuovi occhi. Come fece Galileo Galilei più di 400 anni fa. Questa è la prima conferma diretta dell’esistenza delle onde gravitazionali. Un regalo perfetto per i 100 anni della Relatività Generale di Albert Einstein, che è stato il primo a pensarle e descriverle nelle sue equazioni”.Ipotizzate un secolo fa dalla teoria della relatività di Albert Einstein, le onde gravitazionali sono le ‘vibrazioni’ dello spazio-tempo provocate da fenomeni molto violenti, come collisioni di buchi neri, esplosioni di supernovae o il Big Bang che ha dato origine all’universo. Come fa il sasso lanciato nell’acqua, queste esplosioni generano onde che percorrono l’universo alla velocità della luce creando increspature dello spazio-tempo finora invisibili.
Poiché interagiscono molto poco con la materia, le onde gravitazionali conservano la ‘memoria’ degli eventi che le hanno generate. La loro esistenza era supportata finora solo da prove indirette ma da adesso diventa possibile osservarle in modo diretto e con esse osservare una porzione dell’universo finora invisibile e misteriosa, come le zone popolate dai buchi neri o da fantascientifiche ‘scorciatoie’ per viaggiare nell’universo. Nella teoria della relatività generale, le onde gravitazionali erano l’unico fenomeno non ancora osservato, in quanto se tutto oscilla, oscilla altresì lo strumento che deve rilevare tale oscillazione. Negli anni ’60, però, il fisico americano Joseph Weber mise a punto un strumento che teoricamente avrebbe potuto rilevarle.