Calcio, Pontedera in vendita: servono capitali

29 febbraio 2016 | 20:34
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Calcio, Pontedera in vendita: servono capitali

“Gli investimenti degli attuali soci sono stati significativi, ma per mantenere la squadra in Lega Pro e competere con realtà molto più importanti come budget e bacino d’utenza diventa necessario allargare la compagine societaria. Attualmente il 30% della società è in mano al Comune che si rende disponibile a cederla per favorire l’ingresso di nuovi soci contribuenti, vitali in questo momento storico”. Così, con un lungo comunicato, il Pontedera si dichiara in vendita, a caccia di nuovi e freschi capitali, almeno per le quote in possesso del Comune.

“Abbiamo iniziato questa avventura – spiega la società – nel momento più buio della storia del calcio a Pontedera, nel 2010, con un dipendente a libro paga e senza campi dove potersi allenare. Oggi, fra Us Città di Pontedera e Gs Oltrera, dopo cinque anni e mezzo, abbiamo un personale di 94 dipendenti e collaboratori, 26 squadre e 4 campi di allenamento. Abbiamo creato posti di lavoro e soprattutto le condizioni logistico-ambientali affinché l’Us Città di Pontedera possa sopravvivere nel tempo e abbiamo portato i colori Granata nel punto più alto della propria storia centenaria. L’amministrazione comunale ci ha agevolato con importanti investimenti sullo stadio e noi abbiamo ristrutturato un impianto sportivo adibito al settore giovanile e alla scuola calcio che molte squadre, anche di categoria superiore, ci invidiano”. Ma ora serve di più e l’attuale società “è disponibile anche ad incontrare interlocutori seri che volessero rilevare il pacchetto di maggioranza, evidenziando la volontà di non voler trarre alcun profitto dall’operazione mantenendo l’impegno preso con l’amministrazione comunale di una gestione totalmente trasparente. Con grande vanto ribadiamo che la società non ha debiti, è in pari con tutte le scadenze e ha un parco giocatori importante. Abbiamo ottenuto grandi risultati perché siamo stati un gruppo unito: squadra, staff, società, amministrazione comunale e tifosi. È per questo che auspichiamo anche che i nostri appassionati tifosi provino ad organizzarsi, come già successo ad Ancona ed in altre città, per supportare la società ed avere un proprio rappresentante all’interno della società stessa in modo da sentirsi davvero partecipi nella gestione diretta della società che rappresenta la nostra città in tutta Italia. Siamo sicuri che la nostra comunità risponderà alla grande per mantenere vivo un sogno che tutti insieme abbiamo costruito”.