Due cadaveri carbonizzati dentro il casolare in fiamme

Più informazioni su

Macabra scoperta questa notte, 4 marzo, per i vigili del fuoco del distaccamento di Terrafino, intervenuti a Empoli per spegnere l’incendio di un vecchio casolare abbandonato. Una volta sedata le fiamme dell’edificio, ubicato in via Livornese, i vigili del fuoco hanno trovato all’interno due cadaveri carbonizzati.

Non si conoscono al momento altri dettagli delle vittime, anche se tutto lascia pensare a due persone senza fissa dimora, che utilizzavano il vecchio edificio come riparo di fortuna. Un fuoco, oppure una stufa utilizzata per scaldarsi può avere sprigionato il rogo che in pochi minuti ha avvolto l’intero edificio, forse sorprendendo le due persone nel sonno. Al momento, comunque, si tratta solo di ipotesi. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Empoli, al lavoro per dare un nome alle due vittime e ricostruire le cause dell’incendio.
“Proviamo rammarico perché il nostro sistema dell’accoglienza è pronto a sostenere questo tipo di emergenze e di necessità e invece ci troviamo di fronte a due viste spezzate che potevano essere accolte e aiutate. E’ una notizia terribile – aggiunge Barnini – che ci esorta a mantenere e consolidare la nostra affidabile ed efficace struttura di assistenza verso i più poveri e le persone senza fissa dimora grazie all’impegno delle associazioni cittadine e anche al sostegno delle istituzioni”.
Il sindaco di Empoli attende l’esito degli accertamenti delle forze dell’ordine: “Ora è il momento di rispettare la morte di queste persone, di capire chi sono e di provare a comprendere il perché non si sono rivolte alle strutture presenti a Empoli per cercare di dare una mano a chi arriva nel nostro Paese in cerca di un futuro migliore e trova difficoltà”.
Brenda Barnini lancia anche un appello a tutti i cittadini proprietari a Empoli di abitazioni, edifici o altre strutture che potrebbero ospitare persone e trasformarsi in rifugi di senza fissa dimora: “Chiedo a chi possiede un tetto non utilizzato e abbandonato di controllare periodicamente l’eventuale presenza di persone. Da parte del Comune e delle istituzioni preposte è impossibile verificare le strutture private, a centinaia presenti in città, in grado di ospitare persone in cerca di un tetto sotto cui dormire. Solo una volta individuate e identificate possiamo intervenire con l’aiuto delle nostre associazioni che anche questo inverno si erano attivate per l’emergenza freddo. Aiutateci a non avere più ‘fantasmi’ nella nostra città. Questo dobbiamo fare per onorare la memoria delle due persone che questa notte hanno perso tragicamente la vita”.

(Notizia in aggiornamento)

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.