Sanità, appalti in cambio di ‘favori’: arrestato funzionario

Ad attirare l’attenzione degli uomini delle Fiamme Gialle, è stata una procedura diretta all’acquisizione, per un importo di oltre 17 milioni, di un immobile a Calenzano da adibire a magazzino logistico di deposito e distribuzione di farmaci e presidi sanitari delle Aziende sanitarie di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Quello che hanno scoperto, è un sistema di favori e utilità chieste agli imprenditori privati che si presentavano per concorrere agli appalti gestiti dall’Ente per i Servizi Tecnico-amministrativi di Area Vasta (ex “Estav”, ente pubblico regionale di supporto alle Aziende Sanitarie Toscane, ora “Estar”). A capo del sistema, secondo la Guardia di Finanza di Firenze, c’era Roberto Borchi, funzionario pubblico regionale, all’epoca dei fatti in servizio presso l’Estav, sottoposto da questa mattina (15 maggio) agli arresti domiciliari insieme ad altri due professionisti fiorentini, Ranieri Nidi e Fabio Cenni.

La misura è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale fiorentino, Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo, Giuseppe Creazzo, nell’ambito di una complessa inchiesta concernente gli appalti pubblici all’epoca gestiti appunto dall’ex Estav.
Le indagini si sono concentrate sulla figura di Borchi, che aveva rivestito anche la mansione di Responsabile unico del procedimento (Rup) in una procedura di evidenza pubblica che ha insospetto le Fiamme Gialle. La procedura era diretta all’acquisizione, per un importo di oltre 17 milioni, di un immobile da adibire a magazzino logistico di deposito e distribuzione di farmaci e presidi sanitari delle Aziende sanitarie di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Nel corso delle investigazioni, coordinate dal sostituto procuratore Paolo Barlucchi, i finanzieri del gruppo Tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia tributaria di Firenze hanno accertato che il Borchi, in quanto pubblico ufficiale, avrebbe indotto l’amministratore della società venditrice dell’immobile ubicato in via Petrarca 48 a Calenzano (FI), a concedergli diverse utilità, consistenti sia nell'”assegnazione” dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile in argomento a favore dell’ingegner S.V. (indagato per i medesimi reati), per un importo complessivo di 250mila euro (somme in parte poi girate al Borchi attraverso gli incarichi di progettazione commissionati al Ranieri Nidi e Fabio Cenni), sia nell’affidamento dei successivi lavori di ristrutturazione e pulizia dello stesso immobile, per un importo di oltre 5 milioni alla società Gruppo Sei Srl, riconducibile allo stesso Borchi. Appalto poi non eseguito dalla Gruppo Sei per non aver prestato garanzie bancarie tali da essere ritenuta affidabile dall’istituto di credito che doveva finanziare le spese dei lavori.
Nel medesimo contesto investigativo, le Fiamme Gialle fiorentine hanno anche rilevato che lo stesso Borchi, nell’ambito di altre tre gare ad evidenza pubblica, riguardanti, rispettivamente, l’affidamento dei lavori di ripristino del tetto della palazzina 14 di San Salvi, danneggiato da un evento atmosferico, l’impianto di condizionamento della medesima, nonché dei lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo Mav di Calenzano, per un importo complessivo di circa 500mila euro, avrebbe indotto il legale rappresentante della ditta aggiudicataria di tutti i lavori ad affidare innanzitutto a Ranieri Nidi, socio occulto del Borchi nella Sic Servizi d’Ingegneria Computerizzati di Forni G. e C. Sas, l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori di condizionamento della palazzina 14 e dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo Mav. Alla stessa ditta, poi avrebbe anche chiesto di concedere in subappalto non autorizzato alla Sc Servizi Climatizzazione Srl (altra società legata al Borchi), i lavori per il condizionamento della menzionata palazzina ed i lavori per la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo Mav di Calenzano, e ancora in subappalto non autorizzato alla Germana Costruzioni Spa i lavori per il ripristino della palazzina 14 di San Salvi danneggiata da un evento atmosferico.

 

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