Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi

12 giugno 2017 | 12:28
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Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi
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Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi
Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi
Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi
Prodotti in Cina con etichetta Made in Italy, sequestri in due negozi

Più di 8mila scarpe, 9.500 etichette made in Italy, 4mila scatole per il confezionamento e 40 borse, tutti con segni mendaci riconducibili al note marche. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze li hanno sequestrati a una società di vendita al dettaglio di casalinghi e articoli di vestiario con sede a Cerreto Guidi e sede legale a Quarrata, gestita da 2 cittadini di origine cinese di 32 e 28 anni.

L’attività ispettiva dei finanzieri della compagnia di Empoli ha accertato che nell’esercizio erano esposte, per la vendita, scarpe recanti l’etichetta con la dicitura: “Made in Italy – Questo capo è stato prodotto interamente in Italia” mentre, all’interno del medesimo prodotto, vi era impressa la scritta “Made in PRC” o “Made in China”. In effetti, ulteriori più approfonditi accertamenti hanno confermato che il reale luogo di produzione di tutta la merce era il territorio cinese e che dopo l’arrivo in Italia, tramite container via mare, i responsabili dell’attività commerciale provvedevano ad apporre il falso cartellino così da trarre in inganno gli ignari acquirenti.
Le perquisizioni hanno fatto rinvenire, ben occultate, altre 5.500 etichette con la falsa dicitura “Made in Italy” pronte per essere applicate indebitamente sui prodotti calzaturieri provenienti dalla Cina. I controlli estesi anche ad un altro punto vendita di Quarrata, eseguiti da Finanzieri della Compagnia di Pistoia, allertati dai militari empolesi in concomitanza con gli interventi alla sede di Cerreto Guidi, hanno portato al sequestro di altri 10mila oggetti, tra calzature ed etichette.
I due responsabili della società sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria fiorentina per l’ipotesi di reato di commercializzazione di prodotti recanti false indicazioni di provenienza o di origine, reato che prevede la pena della reclusione fino ad un anno o la multa fino a 20mila euro. Sono in corso ulteriori attività di indagine per verificare che tale “modus operandi” illecito non sia stato perpetrato in diversi esercizi commerciali riconducibili ai soggetti indagati di nazionalità cinese.