Pronti all’autunno, apre il servizio riconoscimento funghi

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Un po’ di pioggia dopo un’estate torrida. E’ quel che attendono gli appassionati cercatori di funghi per fare un giro nella macchia. Ma i funghi, commestibili e tossici, crescono anche vicino alle strade o nei giardini. E morire per aver mangiato un fungo tanto simile a uno buonissimo non è così difficile. Per evitarlo, per aiutare i cercatori esperti come chi ci si è imbattuto per caso, l’azienda Usl Toscana centro ha attivato lo sportello micologico, un servizio gratuito di consulenza ai cittadini per il riconoscimento delle specie fungine.

Il servizio è attivo dal 15 settembre al 15 dicembre a Empoli, al centro direzionale dell’Ausl Toscana centro tutti i giorni della settimana ad esclusione del sabato e festivi dalle 14 alle 16 o su appuntamento contattando telefonicamente gli ispettori micologi al numero 0571 704800.
“Una conoscenza inesatta delle caratteristiche dei funghi – ricorda l’Ausl – può essere causa di intossicazioni anche molto gravi. Si raccomanda, quindi, di raccogliere e consumare solo funghi che si conoscono perfettamente, ricordandosi che è facile sbagliare perché esistono molti funghi simili fra loro. Per evitare spiacevoli episodi, è consigliato di raccogliere e consumare solamente funghi identificati da micologi iscritti al registro nazionale micologi e di non affidarsi solo all’esperienza, all’abitudine e ai saperi tramandati. Il micologo rilascerà una certificazione relativa esclusivamente ai funghi direttamente esaminati. Nel caso di presenza di funghi non commestibili, velenosi o commestibili ma in stato di alterazione (per eccessiva maturazione, invasi da altri funghi parassiti o larvati) la partita verrà immediatamente distrutta”.
I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi e aerati e in luogo fresco. Non devono essere utilizzati per il consumo gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura, i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione, i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati cotti. I funghi, inoltre e sempre, vanno utilizzati in piccole quantità. Meglio non ne mangino donne gravidanza o in allattamento, a bambini, anziani debilitati a causa della difficile digeribilità. 

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