Municipale dell’Unione, Cgil preoccupata per gli agenti

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“Hanno inviato il comunicato stampa dall’Unione dei comuni per dire alla cittadinanza del trasferimento del personale di polizia municipale all’Unione e hanno detto addirittura che c’è stato l’accordo. Non e’ assolutamente vero niente: non c’è alcun accordo ma solo una trattativa in corso” sono queste le parole arrivate stamani dalla Cgil, che si è riunita stamani (lunedì 30 ottobre) in conferenza stampa nella sede della Cgil di Empoli. Presenti Roberto Mazzi, segretario provinciale Cgil funzione pubblica, Ivan Galante, segretario provinciale Firenze della polizia municipale, Mauro Daini, funzione polizia municipale Cgil, Mattia scali, funzione polizia municipale Cgil e Orsini Santi, funzione polizia munipale Cgil.

Fanno parte dell’Unione unidici Comuni, per un totale di circa 170 mila abitanti e un estensione di territorio di circa 740 chilometri quadrati. E il tema della riorganizzazione della polizia municipale è parecchio sentita proprio per l’elevata estensione territoriale che sui cui gli agenti si trovano quotidianamente ad operare. Ad oggi la funzione di polizia municipale è stata assegnata all’Unione, ma i dipendenti si trovano ancora nelle piante dei vari enti locali. Ma questo potrebbe durare ancora per poco. “C’è una trattativa in corso sul passaggio dei dipendenti all’Unione, ma ancora non c’è l’accordo” sostiene la Cgil. Ma al personale di polizia municipale dei Comuni che fanno parte dell’Unione è arrivata una specie di invettiva: entro il 31 dicembre ci sarà il trasferito dalla pianta stabile dei rispettivi enti locali all’Unione. “Non abbiamo alcuna garanzia rispetto alla sicurezza del posto di lavoro. Prima del trasferimento vogliamo conoscere tutte le condizioni di lavoro e cosa sarà del nostro futuro” è l’attacco del sindacato. “In quattro anni – sostiene la cgil – siamo passati da 106 a 88 agenti e gli agenti si trovano a lavorare in un arco territoriale più vasto rispetto a prima. E’ paradossale. Altro che un agente ogni mille abitanti, siamo chiamati a lavorare con meno risorse su un territorio difficile perché molto esteso”. Mattia Scali ha dichiarato: “si sperava che nel corso di questi quattro anni ci fosse più dialogo, invece ci troviamo ancora oggi in situazioni conflittuali e di contrasto. Il servizio di polizia municipale è sempre più decimato dai pensionamenti e dalla mobilità e questo ha determinato una drastica riduzione del personale. Come primo impatto, questo sta generando e genererà sempre di più in futuro una difficoltà di controllo dei vari ambienti, ma il controllo è fondamentale al fine del funzionamento del nostro servizio. Controllo significa stare sul territorio: lo dobbiamo in primis ai cittadini. Vogliamo chiarezza sul nostro futuro”. Ivan Galante ha utilizzato una metafora calcistica: “ad oggi è come se fossimo dati in prestito ad un’altra squadra (l’Unione): entro il 31 dicembre potremmo, a quanto ci dicono, venir ceduti definitivamente all’altra squadra. Il problema è totale disorganizzazione dell’altra squadra”. Per quanto riguarda la situazione della polizia municipale di Fucecchio, il corpo ha perso risorse che stanno sul territorio per circa il 50 per cento: quattro agenti sono state affidati al Nucleo operativi di polizia stradale, due agenti sono andati via per mobilità, un vigile urbano è stato mandato alla centrale operativa di Empoli e due vigili urbano vengono impiegati all’ufficio sanzioni al 50 per cento. Da 18 agenti, compreso un amministrativo, sono stati tolti nove agenti: “questa è una situazione preoccupante, il servizio si regge sulla buona volontà dei vigili urbani rimasti, ma è intollerabile essere così sottodimensionato” hanno attaccato all’unisono i sindacalisti e hanno aggiunto: “dobbiamo rispettare i cittadini, garantire i loro diritti ma per farlo occorre una organizzazione più strategica ed efficiente”. La Cgil vuole certezze sul personale, sull’organizzazione, sulla sicurezza economica e sulle risorse umane. Certezze che per il sindacato ancora non arrivano. “Il trasferimento è dunque un salto nel dubbio – hanno concluso i sindacalisti -. Sia chiaro, noi non siamo contro l’Unione, perché è nata con intenti positivi ed è uno strumento utile. Ma va fatta. Intanto va garantita comunque la prossimità al cittadino e la polizia municipale deve continuare ad essere una guida per il territorio. Venerdì prossimo andremo in assemblea e cercheremo di capire le istante del presidente dell’Unione, successivamente vedremo qule risposta dare”.

 

Mirco Baldacci

 

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