La Valdera piange Romboli, anima della Sinistra e Legambiente

Una malattia se l’è divorato in pochi mesi. È morto stanotte, quella tra 8 e 9 novembre, Paolo Romboli, storico esponente della sinistra in Valdera, militante de La Rossa di Lari e attivo in Legambiente.

Un “combattente gentile”, come lo ricordano oggi i tantissimi che lo hanno conosciuto, che non si è arreso mai fino alla fine, che lo ha colto ad appena 61 anni. Odontotecnico, “leggendario” conoscitore di musica, animatore ambientalista della Valdera fin da giovane e ben prima che l’ecologia entrasse nel sentire comune, ha militato fra le file di Legambiente, dei Verdi e fra i comunisti. Impegno che lo ha portato a far parte di innumerevoli comunitati e per ben due volte in consiglio comunale a Ponsacco, comune dove era nato e aveva passato gran parte della sua vita, legando indelebilmente il suo nome alle tantissime “anime” di un movimento che ha attraversato interamente, comitato per comitato, una battaglia dopo l’altra. Una “generosità rivoluzionaria” che si è prestata fra i suoi compagni e che adesso ritorna nei molti ricordi e messaggi di cordoglio inviati alla moglie Monica e alla figlia Linda da Legambiente all’associazione “La Rossa” della quale è stato instancabile animatore nell’organizzazione della Festa Rossa, da Rifondazione Comunista alla Rete dell’Economia Solidale, dal Forum Acqua Valdera con il quale aveva combattuto per i referendum del 2011 al circolo “Che Guevara” Ponsacco, dal comitato contro la geotermia in Valdera, ultima grande battaglia che lo aveva visto protagonista nel comune dove viveva da circa quindici anni, fino alle Brigate di Solidarietà Attiva con le quali fino un anno fa era stato varie volte a portare aiuti nei luoghi colpiti dal terremoto nel Centro Italia. “Una persona rara, un’anima meravigliosa che aveva fatto sue le lotte dei popolo oppressi, il ‘suo’ popolo palestinese, il ‘suo’ popolo Kurdo e il ‘suo’ popolo Saharawi” ricorda un’amica, mentre tanti altri ricordano la passione senza freni per la musica degli anni ’70 e sottolineano come non si sia fermato fino alla fine nelle battaglie: “ha organizzato un incontro sulle mafie proprio il giorno che ci ha lasciati”. “Tutta “La Rossa” piange la scomparsa di Paolo, che ci ha lasciato dopo una coraggiosa lotta, tipica del suo carattere, contro un potente ‘drago fascista’, come definiva il suo male – lo ricordano dall’associazione. – Un amico, un compagno, un sognatore, un idealista, un lottatore. E’ sempre stato in prima linea quando si trattava di solidarietà, di portare aiuti concreti, di rivendicazioni sociali e ambientali. Ma più che altro un uomo generoso, intelligente, colto, appassionato, mai banale, esempio di coerenza pensiero-azione come pochi altri oggi”. Il funerale sarà celebrato domani pomeriggio alle ore 15 nella chiesa di Ponsacco.

 

Nilo Di Modica

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