Smuovere le Acque contro la violenza sulle donne

Anche la società Acque, che si occupa solitamente del servizio idrico in mezza Toscana, si è impegnata nella battaglia culturale contro la violenza sulle donne, con una serie di iniziative il cui punto di arrivo è stato presentato questa mattina Pisa.
Il progetto si chiama Smuovere le Acque èd è stato sviluppato tutto internamente alla società. Le operatrice dei tre centri antiviolenza si sono impegnate nel cammino formativo interno all’Azienda, rivolto ai dipendenti, per promuovere interventi di informazione e prevenzione della violenza di genere. Le lavoratrici, oltre 300 coinvolte in un ciclo di 13 incontri per 700 ore totali di formazione e informazione, in 5 sedi del territorio gestito, sono state impegnate in un cammino formativo rivolto ai dipendenti, per promuovere interventi di informazione e prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa, novità assoluta nel panorama italiano dei gestori idrici e con ogni probabilità in quello dei servizi pubblici in generale, è partita con il protocollo d’intesa firmato il 23 novembre 2016, tra Acque e la Casa della donna di Pisa, il Centro aiuto Donna Lilith di Empoli e l’associazione 365 Giorni al femminile di Montecatini Terme.
“Un percorso eccellente che speriamo possa essere da esempio per altre realtà” ha detto il presidente Giuseppe Sardu. Gli incontri, iniziati a maggio, sono terminati a novembre. Ad ogni appuntamento è apparsa evidente la volontà di tutti i partecipanti di contribuire attivamente alla divulgazione sulle buone pratiche e sulle attività dei centri antiviolenza. “Siamo andati oltre l’indignazione – sottolinea acora Sardu – per non essere più testimoni passivi dei drammi che si consumano a due passi da noi. Smuovere le Acque è risultato un progetto unico nel suo genere al punto da essere rappresentato tra le best practice al Festival della Pubblica Utilità 2017. Il risultato è stato eccellente – aggiunge il presidente – e questo ci fa ben sperare che l’iniziativa possa essere d’esempio anche per altre realtà del Paese”.
“Durante gli incontri in azienda – gli fa eco Giovanna Zitiello, Casa della Donna – ci siamo soffermate sui campanelli d’allarme che possono anticipare una violenza e abbiamo spiegato che tutti possono fare la loro parte per arginare un fenomeno che non riguarda un singolo o una coppia, ma l’intera società. La violenza – ha spiegato Martina Francalanci, psicologa e collaboratrice del Centro Aiuto Donna Lilith – spesso non è tangibile è psicologica, ma è qui che si gettano le basi per i soprusi fisici. Con questi incontri abbiamo provato a riconoscere questi meccanismi nascosti”. “Si è trattato di un percorso reale, genuino – fa notare Giovanna Sottosanti, di 365 Giorni al femminile – Un’esperienza bellissima per mettere all’angolo la violenza”.
A chiudere la conferenza stampa, l’amministratore delegato di Acque, Paolo Saccani, in carica dall’ottobre scorso ma fin da subito “estimatore” del progetto: “È stata per me una piacevole sorpresa – ammette – e non ho memoria di iniziative simili tra le aziende di pubblico servizio. Ne sono felice, da cittadino, da marito e da padre, prima ancora che da dirigente. Sono orgoglioso che Acque si sia fatta promotrice di un messaggio chiaro e forte contro la violenza”.