Rifiuti: Castelfranco produce meno, San Miniato differenzia più

Sono i sanminiatesi i cittadini più ‘diligenti’ del comprensorio, quelli più scrupolosi e attenti a separare i rifiuti. Lo dicono i dati della raccolta differenziata pubblicati da Geofor per il 2017. Dati che collocano Castelfranco come fanalino di coda del Valdarno in termini di raccolta differenziata, ma al primo posto in provincia, al contrario, per la bassa produzione di rifiuti pro capite.

Sono questi gli elementi principali che si ricavano dai numeri liberamente consultabili sul sito internet di Geofor. Numeri per adesso ancora provvisori, datati fino al 30 novembre scorso in attesa dei risultati di dicembre. Numeri che forniscono comunque alcune indicazioni interessanti, in vista della successiva e definitiva certificazione da parte della Regione, che andrà ad aggiungere ai dati di Geofor anche il conteggio dei rifiuti destinati al compostaggio privato e gli scarti edili derivati da piccoli lavori domestici. Rispetto ai numeri che andremo ad elencare, quindi, è necessario tener conto che la successiva certificazione regionale dovrebbe portare (come avvenuto nel 2016) altri 2 o 3 punti percentuali in più.
Isolando i risultati dei 5 Comuni del Valdarno pisano, si scopre che nei primi 11 mesi del 2017 San Miniato è il Comune cha ha differenziato di più, con una percentuale del 75,87% che colloca la città della Rocca al secondo posto in provincia di Pisa subito dietro Calcinaia, dove il 2017 è stato l’anno di entrata a regime della tariffazione puntuale. Negli stessi 11 mesi, i sanminiatesi hanno prodotto 413 chilogrammi di rifiuti a testa (erano 433 nel 2016), con una riduzione di quelli indifferenziati da 104 a 99 chili ciascuno.
Segue a ruota il comune di Santa Maria a Monte, secondo nel comprensorio e terzo in provincia con il 74,75% di differenziata. Più bassa in questo caso la produzione di rifiuti pro capite: 352 chili a testa, ma in preoccupante aumento rispetto ai 310 del 2016, con i rifiuti indifferenziati passati addirittura da 79 a 89 chili ciascuno (10 in più per ogni cittadino del Comune).
Al terzo posto del Cuoio troviamo Santa Croce con il 70,55% di differenziata. In linea con San Miniato la produzione pro capite: 401 chilogrammi ma senza alcuna riduzione significativa rispetto al 2016, addirittura con un aumento di indifferenziati da 113 a 118 chili a testa.
Segue a poca distanza il comune di Montopoli con il 69,09% di raccolta differenziata, ma soprattutto con una produzione pro capite molto più bassa: 328 chilogrammi contro i 361 del 2016.
Singolare invece il caso di Castelfranco, dove la percentuale di differenziata scende di quasi due punti finendo sotto la soglia d’allarme del 65% (64,85 per l’esattezza) ma dove al tempo stesso ogni cittadino produce solo 3 quintali di riufti a testa, conquistando da questo punto di vista il podio provinciale: 301 chili di produzione pro capite (erano 305 un anno prima), con una significativa riduzione dell’organico da 91 a 85 chili a testa.

 

Giacomo Pelfer

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