Macellazioni abusive in Empolese, due allevamenti nei guai

Animali sgozzati, sangue a terra e spellamenti in corso. E’ quanto si sono trovati davanti, oggi 21 agosto, i carabinieri della stazione forestale di Empoli, di Ceppeto e del Nipaaf del gruppo Forestale di Firenze in due allevamenti di ovicaprini, uno nel comune di Castelfiorentino e l’altro di Empoli.

Al momento dell’accesso nel primo allevamento, gli operanti hanno rinvenuto una carcassa di ovino al quale era stata tagliata la giugulare ed erano in atto le operazioni di spellamento. Intorno alla carcassa erano presenti 2 coltelli ed una borsa termica con all’interno ulteriori 4 coltelli e una mannaia da macello, oltre a evidenti segni dell’avvenuta macellazione. Il suolo era infatti coperto di macchie di sangue. Sul posto sono stati identificati alcuni soggetti stranieri che avevano assistito al rito per poi procedere all’acquisto della carne macellata. L’allevamento, controllato dall’Asl presente sul posto, era costituito anche da 59 capre e pecore in gran parte sprovviste di qualsiasi segno identificativo. Gli animali vivi, la carcassa e gli strumenti da macellazione sono stati sottoposti a sequestro preventivo e probatorio e sono state denunciate a piede libero 2 persone (il proprietario dell’allevamento di nazionalità italiana e l’acquirente della carne macellata).
Nel secondo allevamento, i militari hanno colto in flagranza alcuni soggetti sempre stranieri intenti nelle operazioni di macellazione di 7 capre. Gli animali sgozzati, spellati e in parte eviscerati erano appesi a cavi di fortuna e i macellai improvvisati ancora coperti di sangue. Sul posto i segni dell’avvenuta macellazione compreso l’interramento delle viscere e numerose tracce di sangue di animali che si trovavano a terra. Sono state denunciate a piede libero 5 persone, tra cui il proprietario degli animali di nazionalità italiana che aveva già venduto gli animali agli acquirenti. Anche in questo caso sul posto era presente anche la Asl di Empoli che procedeva a controllare l’allevamento di animali vivi accertando numerosi capi non identificabili. Sono state sottoposte a sequestro penale probatorio 7 carcasse di capra sgozzate (di cui una solo provvista di marca auricolare). Inoltre sono state sottoposte a sequestro penale preventivo 7 pecore e 5 capre di cui solo una identificata.
Sequestrati anche 915 euro pagati dagli acquirenti all’allevatore che aveva messo a disposizione il proprio terreno per le operazioni di macellazione clandestina. I reati contestati sono: uccisione di animale (art. 544 bis del Codice Penale) e macellazione clandestina (art. 6 comma 1 D.Lgs. 193/06). Si tratta di pratiche non autorizzate, che provocano gravi sofferenze non necessarie all’animale macellato non essendo utilizzati strumenti di stordimento. Oltre a questo ci sono seri rischi di carattere igienico-sanitario, sia per quanto attiene la sicurezza del prodotto alimentare che per la salubrità dei luoghi utilizzati.

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