Monte pisano, Arpat non ha rilevato diossine né idrocarburi

Dall’analisi strumentale effettuata da Arpat, “non è stata rilevata la presenza di diossine e furani né la presenza di idrocarburi policiclici aromatici” nella zona battuta dall’incredibile incendio dello scorso settembre (Monte Serra in fiamme: 700 sfollati in due comuni). Fra le attività di Arpat per accertare la situazione della qualità dell’aria, il 26 settembre è stato effettuato un prelievo di aria con pompa ad alto volume per la stima delle ricadute di materiale particellare sul quale si adsorbono e vengono veicolati i microinquinanti (diossine, IPA).

Campionamento effettuato il più vicino possibile all’incendio, per valutare l’esposizione della popolazione dell’abitato di Calci. Contemporaneamente, in due stazioni della rete della qualità dell’aria, posizionate in due punti del vicino centro di Pisa, sono state campionate le polveri del PM10 e del PM2,5, per tutta la settimana, la ricerca dei microinquinanti sui relativi filtri è ancora in corso. Sui campioni di aria raccolti è stata ricercata la presenza di diossine e furani e di idrocarburi policiclici aromatici. “La scelta di queste due famiglie di inquinanti – spiega Arpat – è stata fatta in quanto parametri tipici dei processi di combustione. L’assenza di diossine e di Ipa nell’aria campionata sembra essere in accordo con le condizioni meteo dei primi giorni dell’incendio, dove era presente un forte vento (anche in quota) che evidentemente ha disperso le ceneri leggere sviluppatesi e con esse anche le sostanze microinquinanti, così come per i macroinquinanti (Particolato, Ossidi di azoto e ossidi di zolfo) come già indicato”.
Ogi 9 ottobre,inoltre, l’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti, membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e il vicesindaco di Pisa e coordinatore provinciale di Forza Italia Raffaella Bonsangue hanno incontrato Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci, per confrontarsi e trovare soluzioni per la ricostruzione e il ripristino delle abitazioni, per la messa in sicurezza, la riforestazione e il sostegno al settore agricolo. La stima dei danni alle strutture abitative ammonta a circa 3 milioni di euro. Maggiormente colpite dall’evento sono risultate le attività agricole: si parla di oltre 6 milioni di danni (4 milioni circa per l’olivicoltura e 2 milioni circa per i castagneti da legno).
In attesa che la magistratura accerti eventuali responsabilità su quanto è avvenuto, Forza Italia ha detto che chiederà ai Ministri competenti quali iniziative urgenti siano state adottate o si intendano adottare per quanto concerne la prevenzione di simili sciagure e quali azioni saranno attivate per verificare i danni all’ambiente. “Sarà nostra cura seguire da vicino la vicenda e vigilare sulle attività che le istituzioni metteranno o meno in atto e sui risultati raggiunti. Un ringraziamento particolare e la nostra gratitudine va agli uomini e alle donne della Protezione civile, dei vigili del fuoco, delle forze armate e a tutti i volontari per l’encomiabile lavoro che hanno fatto nel gestire l’emergenza”.

 

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