Obesi, bulli e al telefono: adolescenti toscani secondo Edit

7 novembre 2018 | 18:28
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Obesi, bulli e al telefono: adolescenti toscani secondo Edit

Un adolescente su 4 è coinvolto, come vittima o come responsabile, in una forma di bullismo on line. Uno su tre fra i 14 e i 19 anni ha avuto un rapporto sessuale completo, ma poco più della metà usa il profilattico. Fumo, alcol e uso di sostanze sono stabili e sovrapponibili alla media nazionale. Aumentano gli adolescenti obesi, ma anche quelli che scelgono di seguire uno specifico regime alimentare. Sono i risultati del report triennale di Edit, epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana. Il rapporto Edit, avviato nel 2005 è una fotografia sugli stili di vita dei giovani toscani e sui loro comportamenti che possono portare ad incidenti stradali o più in generale a danni sulla salute.

Quest’anno, lo studio ha riguardato un campione di quasi 7mila ragazzi compresi tra i 14 e i 19 anni e provenienti da 80 istituti toscani. Il rapporto Edit è entrato recentemente a far parte del Registro delle sorveglianze regionali sugli stili di vita del Ministero della Salute. Le variabili prese in considerazione dallo studio sono l’attività sportiva, il regime alimentare, il rapporto con i familiari e i coetanei, il consumo di alcol, tabacco e stupefacenti, il gioco d’azzardo e i comportamenti sessuali. Tutti questi fattori incidono sul comportamento alla guida.
La causa principale degli incidenti stradali rimane l’utilizzo dello smartphone alla guida, in percentuale maggiore nelle ragazze, con il 4,2 per cento rispetto al 3,7 dei maschi. Il consumo di alcol e di sostanza stupefacenti si mantiene sostanzialmente stabile e le reti del gruppo dei pari rimangono le principali fonti di utilizzo. I dati preoccupanti riguardano il cyberbullismo e i rapporti sessuali. Il 25,2 per cento degli intervistati dichiara di aver visto, subito o attuato bullismo online. Anche in questo caso la percentuale maggiore è quella femminile con il 27,2 per cento. Per quanto riguarda il comportamento sessuale, soltanto il 58,4 per cento dei ragazzi dichiara di aver utilizzato il profilattico nell’ultimo rapporto sessuale, ponendo l’attenzione sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione in merito.