Non tracciabile, Forestali sequestrano olio per 52mila euro

Olio per il quale era impossibile tracciare la provenienza. Per questo, in un’azienda di Vinci, i militari della stazione carabinieri forestale di Empoli e di San Casciano Val di Pesa hanno sequestrato oltre 7mila chili di prodotto e multato l’imprenditore per circa 2mila euro.
Nell’azienda olearia, i carabinieri erano arrivati per un normale controllo amministrativo. Nel magazzino dell’azienda che svolge attività di frangitura e imbottigliamento conto terzi, i militari hanno trovato circa 20mila chili d’olio di oliva di diverse qualità (olio evo, atto a divenire igp toscano, in attesa cioè della certificazione del Consorzio dell’olio toscano o olio biologico). Dalla consultazione del portale dell’olio Sistema Informativo Agricolo Nazionale – strumento in uso agli operatori dell’olio che deve essere costantemente aggiornato registrando i flussi di olio all’interno dell’azienda – i militari hanno trovato una giacenza di 16.314 chili.
Dalla ricognizione tra silos e cisterne, non è stato possibile ai carabinieri risalire alla provenienza dell’olio di alcuni contenitori, quelli appunto sequestrati, per un valore stimato di circa 52mila euro. Al titolare dell’azienda sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di 2.000 euro.
L’attività di tutela del consumatore nella filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti anche trasformati, come appunto l’olio extravergine di oliva, si conferma essere uno degli obiettivi dei Carabinieri Forestali. I carabinieri al consumatore consigliano di “instaurare un rapporto di fiducia con un fornitore affidabile soprattutto quando si acquista il prodotto all’ingrosso, diffidare dalla vendita ‘porta a porta’, scegliere bene le aziende, leggere con attenzione l’etichetta, diffidare delle confezioni anonime prive della corretta etichettatura, tenere presente il rapporto qualità prezzo”.