Medici di Famiglia, il camper della federazione a Buti

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Domani dalle 15 sarà a Buti, in piazza Garibaldi. Arriva in provincia di Pisa l’evento itinerante con il quale la Federazione Italiana Medici di Famiglia intende ascoltare le esigenze dei cittadini italiani che sono anche, tutti, assistiti e pazienti dei medici di medicina generale.

Questo per poter avanzare al Governo del Paese richieste che tengano in considerazione i reali bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. A bordo di un camper, la Fimmg capitanata dal segretario generale nazionale Silvestro Scotti, arriva così in Toscana. “Il messaggio lanciato dalla Fimmg – spiega – è rivolto ai cittadini per far sì che possano raccontare i loro bisogni ai medici di famiglia nelle piazze delle città italiane. Questo perché il legame del cittadino con il proprio medico di famiglia è ed è sempre stato forte: sappiamo da tutte le indagini che, nel 70% dei casi è il medico di famiglia il principale riferimento per i problemi di salute: fiducia che raggiunge percentuali superiori all’85% nella popolazione più in là con gli anni. Questa simbiosi deve ulteriormente alimentarsi per accrescere il più possibile la prossimità delle cure cioè assistere e curare le persone vicino a dove vivono o lavorano: dobbiamo comunicare alla classe politica che lottiamo insieme per mantenere e migliorare il nostro sistema sanitario nazionale che è, nonostante le critiche a volte giuste, uno dei migliori al mondo. Il medico di medicina generale, soprattutto nei paesi e nelle periferie delle grandi città, deve assistere la popolazione anche in gravi condizioni di disagio. Gli ambulatori periferici, disposti capillarmente sul territorio e a volte difficilmente accessibili da medici e utenti, devono essere messi nelle condizioni di poter garantire risposte di prossimità in tema dei bisogni di salute. Reti mobili, internet, telemedicina e personale di supporto (collaboratori di studio, infermieri, e altre figure professionali come gli assistenti sociali o i Terapisti della Riabilitazione) rappresentano tutti un valore aggiunto, necessario e direi imprescindibile per un concetto moderno di sanità che il nostro paese dovrebbe fare proprio sostenendo la FIMMG in questo percorso di modernizzazione del sistema sanitario territoriale. Nel nuovo contratto nazionale dei medici di medicina generale occorre che sia concesso questo: poter effettuare una serie di servizi o semplici esami, come un elettrocardiogramma, una spirometria o una glicemia oppure poter accedere a tutta la tecnologia di telemedicina disponibile evitando pertanto al cittadino di dover fare lunghi spostamenti, talvolta anche disagevoli, per effettuare questi semplici accertamenti”.

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