Consorzio di Bonifica: “Circa 15 milioni per censire tutti i corsi d’acqua”

Sono 15 i milioni di euro che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord per il 2020 ha stanziato per interventi strutturali di sicurezza idraulica e ambientale
Sono 15 i milioni di euro che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord per il 2020 ha stanziato per attuare il Piano delle attività per il 2020 in cui sono previsti interventi strutturali per la sicurezza idraulica ed ambientale. L’obiettivo è semplice per quanto oneroso: la creazione delle carte d’identità di ogni singolo corso d’acqua.
Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord nel territorio del Valdarno incide sulla gestione della acque nel nell’area della Cerbaie tra Orentano, Galleno e Staffoli.
Durante l’assemblea consortile il piano che si è tenuta lunedì 2 dicembre è stato approvato all’unanimità.
Il Pab è lo strumento di pianificazione dell’Ente consortile, e il suo via libera arriva adesso, dopo un percorso di partecipazione e confronto, che ha visto coinvolte le amministrazioni comunali del comprensorio: che hanno avanzato proposte ed osservazioni, tutte accolte dal Consorzio.
In questo modo, il piano è oggi ancora più rispondente alle necessità di ciascuna area del territorio. L’assemblea consortile si è svolta nelle sale del comune di Camaiore: ed è il primo appuntamento “in trasferta” per l’organo di gestione del Consorzio, che intende nei prossimi mesi riunirsi in tutte le zone del comprensorio.
Durate la riunione, molti amministratori hanno espresso la soddisfazione per il fatto che, nonostante le piogge intense di questo ultimo mese, non ci siano stati problemi di esondazioni del reticolo idraulico; e per il fatto che ci sono stati molti cittadini che li hanno ringraziati per il lavoro svolo sul territorio in questi anni.
“Riusciamo ad incrementare la nostra attività, senza prevedere alcun incremento del contributo di bonifica richiesto ai cittadini – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Il cuore della nostra azione sarà la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, dei rii; la gestione delle opere di bonifica; l’esercizio della rete irrigua, per distribuire l’acqua alle colture. Col piano approvato, aumenteremo sia gli investimenti per le escavazioni degli alvei, sia gli interventi (realizzati in collaborazione con le Università), che mirano alla rimozione preventiva delle alghe e delle piante d’acqua aliene ed infestanti, purtroppo sempre più presenti nei nostri canali, con tecniche che ne evitino la diffusione. E l’obiettivo, articolato ed ambizioso, sarà quello di costruire per ogni fiume e rigagnolo una vera e propria “carta d’identità”: uno strumento, cioè, che raccolga tutte le informazioni che riferiscono a quel canale, in modo di poter scegliere il tipo di manutenzione più efficace e puntuale possibile. Questa, d’altronde, è la nuova sfida che i Consorzi hanno di fronte a loro: coniugare insieme la sicurezza idraulica e la valorizzazione dell’ambiente”.