FiPiLi, il maxi cantiere chiude prima: 4 corsie dal 14 dicembre

Resteranno solo 200 metri, in corrispondenza del viadotto del Turbone
Con un mese e mezzo di anticipo rispetto al crono programma, l’azienda esecutrice concluderà le opere in appalto e la circolazione sulla FiPiLi tornerà su due corsie in entrambi i sensi di marcia, ad eccezione di soli 200 metri in corrispondenza del viadotto del Turbone.
Dal 14 dicembre, la strada di grande comunicazione tornerà transitabile su quattro corsie nel tratto tra gli svincoli di Ginestra Fiorentina e Montelupo, interessato dal 27 maggio da un grande cantiere di manutenzione straordinaria.
“Già a ottobre – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – avevamo avuto comunicazione di una chiusura anticipata del cantiere, inizialmente prevista per il 31 gennaio 2020 e ci era stato detto che la ditta avrebbe riaperto le quattro corsie il 31 dicembre 2019. Ma oggi arriva un’ulteriore buona notizia: il cantiere verrà rimosso venerdì, per cui da sabato prossimo la circolazione sarà di nuovo regolare e gli automobilisti potranno spostarsi per le festività lungo un’infrastruttura più sicura e in linea con gli standard europei. Il significativo risparmio di tempo è stato reso possibile dal lavoro del sabato e dalle asfaltature in notturna”.
Come già annunciato ad ottobre, la chiusura del maxi cantiere coinciderà con l’avvio di un piccolo cantiere, di circa 200 metri, in corrispondenza del viadotto del Turbone. “La necessità di compiere dei test ed analisi sperimentali sui materiali del Turbone – precisa Ceccarelli – è emersa nel corso dei lavori di manutenzione straordinaria del tratto Montelupo Ginestra, per approfondire la conoscenza dell’attuale stato dell’opera e garantire la massima sicurezza agli automobilisti. L’intervento sul viadotto del Turbone è dunque aggiuntivo rispetto a quelli avviati a maggio ed inizierà subito dopo la chiusura del maxi cantiere. Sappiamo che sono sono stati mesi difficili per gli automobilisti, che hanno dovuto sopportare disagi, talvolta anche pesanti, nei loro spostamenti quotidiani. Abbiamo cercato di attenuare queste inevitabili conseguenze, per quanto possibile, dirottando parte del traffico pesante sulle tratte autostradali grazie ad un accordo che ha permesso la r riduzione del pedaggio per i mezzi di classe 5, ma questi interventi di manutenzione straordinaria erano necessari per migliorare la sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura. Ringrazio i tecnici, l’impresa e i lavoratori che con il loro impegno hanno reso possibile questa chiusura anticipata”.