In alto mare: 3 consigli utili per gli aspiranti marinai

Come dimostra un recente ricerca, in Italia ci sono tantissimi appassionati di barche che, magari abitando anche a km e km dal mare, amano la navigazione e la cura di un natante. Alcuni dati: il numero complessivo di barche è pari a mezzo milione, di cui 103.584 sono regolarmente immatricolate. Delle altre 400mila unità, 350mila sono barche a motore, le rimanenti 50mila sono a vela. Se si prende in oggetto il numero delle barche immatricolate, un quarto di esse (poco meno di 20mila) sono a vela, la maggior parte delle quali (44 per cento) con dimensioni comprese tra i 10 e 12 metri.

Consigli per aspiranti marinai

Come gli appassionati ben sanno, le condizioni del mare durante la navigazione possono cambiare in maniera repentina, per questo motivo è fondamentale che il comandante dell’imbarcazione e il resto dell’equipaggio siano preparati a tutto. In caso di navigazione con vento forte, prima ancora di partire bisogna organizzare l’equipaggio, stabilendo in primis i turni di guardia, senza sottovalutare poi l’abbigliamento (stivali comodi, guanti, oltre a giaccone e pantaloni in tessuto impermeabile).

Le regole da rispettare in una navigazione in mare in tempesta sono molte: dalla chiusura delle prese alla concentrazione dei pesi a centro barca e in basso, fino alla verifica dei gradi di sbandamento (riportati sul libretto del motore).

Chi ha un natante di solito presta grande attenzione alla prevenzione: non basta saper navigare, bisogna anche prevedere eventuali problemi. Per tutelarsi in caso di fulmini, o avversità, ci si può affidare ad esempio ad Helvetia inMovimento per natanti, una polizza studiata su misura per le imbarcazioni. Le assicurazioni per natanti aiutano il proprietario di un’imbarcazione a prendere il mare con maggior serenità, anche in condizioni metereologiche avverse.

Non bisogna dimenticare, quando si arriva in porto, di esporre la prua al vento solo in velocità, poiché l’imbarcazione verrebbe spinta al traverso e lo skipper non riuscirebbe a mantenere più il controllo. La soluzione ideale è avere il vento in poppa, grazie al quale la barca è più equilibrata.

Che isole visitare in barca

Con il vento in poppa, l’Italia regala meravigliose isole, perfette per indimenticabili escursioni in barca. Merita una menzione particolare, ad esempio, la Sardegna, che offre acque smeraldo e temperature miti per gran parte dell’anno, senza dimenticare l’isola d’Elba nell’arcipelago toscano, oltre a Ponza e Ventotene, al largo del golfo di Gaeta. Continuando a navigare verso sud, si annoverano le isole di Capri, Procida e Ischia del Golfo di Napoli, con vista sulla celebre costiera amalfitana. Da non perdere anche le escursioni marittime nelle isole Egadi o nelle Eolie in Sicilia, così come la costa veneziana e le isole Tremiti nel mar Adriatico.

Come organizzare un viaggio in barca con i bambini?

Con un minimo di programmazione, si può anche pensare ad una vacanza in barca con i bambini. Prima di salpare in mare, è importante verificare di avere a bordo un tendalino con cui i più piccoli possono ripararsi dal sole o qualora le condizioni meteo peggiorino all’improvviso, una rete di protezione per consentire loro di muoversi sulla barca in totale sicurezza, oltre ai teli antirollio per la cabina interna, indispensabile durante le ore notturne. Infine, ricordarsi di portare con sé anche un tender, con cui spostarsi a riva in maniera più agevole.