Il procuratore Crini: “Troppi fascicoli per gli impiegati della procura. A Pisa 350 procedimenti per ogni lavoratore”

La media nazionale è intorno a 150. La provincia della Torre pendente è la seconda in Toscana per il numero di reati commessi

Troppo lavoro per la procura di Pisa e troppi pochi dipendenti per fare fronte a tutte le indagini e i processi in corso. I numeri infatti parlano chiaro come spiega il procuratore Alessandro Crini: “Se in Italia la media e quella di 150 fascicoli per ogni lavoratore di una procura per avere un dato generico, ma indicativo, a Pisa il rapporto è di 350 per ogni impiegato, una statistica veramente fuori dalla media nazionale. Ad aggravare le cose, – continua il capo della procura di Pisa, ovvero l’ufficio che espleta l’azione giudiziaria e coordina le indagini – c’è il fatto che in base alla direttive del parlamento ora si deve gestire il passaggio alla digitalizzazione del processo che di per se rappresenta un forte aggravio di lavoro per gli uffici. Sia chiaro – precisa Crini – non sono contrario alla digitalizzazione del processo penale, anzi sono convinto che questo porterà dei benefici al sistema giudiziario, ma ora rappresenta un aggravio di lavoro che per gli impiegati è eccessivo”.

A peggiorare la situazione della procura di Pisa poi c’è il fatto il fatto che la provincia della Torre pendente è, in termini di rapporti procapite per cittadino, una della più prolifiche in fatto di reati commessi su cui vige l’obbligatorietà dell’azione penale, un obbligatorietà che rappresenta poi di fatto una vigilanza imprescindibile sul vivere civile in tutto il territorio.

Noi – continua infatti Crini – dobbiamo e vogliamo essere vigili sul territorio, perseguendo i reati che vengono commessi, in provincia di Pisa sono circa i due terzi della provincia di Firenze, ma con una popolazione più bassa. Noi siamo la seconda procura di Toscana per il numero di reati. Tutto questo comporta una quantità di lavoro che ora rischia di essere eccessiva per il nostro personale nonostante l’impegno di tutti gli impiegati della procura di Pisa.  La nostra criticità non è tanto sul numero di pubblici ministeri, a Pisa ne abbiamo 10, quanto proprio sul numero di impiegato su cui può contare la procura. Servirebbe un implementazione degli organici per fare fronte, in particolar modo a questo momento di passaggio all’informatizzazione della procura, con l’obiettivo ovviamente di mantenere lo stesso livello di efficienza dell’ufficio”. (g.m.)

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