A Pontedera tanta gente per la due giorni con il raduno nazionale dell’Associazione nazionale polizia di Stato foto

Allo stadio Mannucci l'evento clou alla presenza del capo della polizia Lamberto Giannini: Mogol e don Antonio Coluccia nominato poliziotti ad honorem

Due giorni di festa a Pontedera per l’ottavo raduno nazionale dell’Associazione nazionale polizia di Stato, di cui fanno parte pensionati e dipendenti in servizio della polizia ma anche tanti simpatizzanti dell’stituzione, con lo slogan Insieme per dare valore ai valori.

Due giorni ricchi di eventi per ricordare l’importanza delle attività dell’Anps nel coltivare la memoria della polizia e nel supporto quotidiano, da parte dei soci volontari, al sistema della protezione civile nazionale: uomini e donne uniti dal senso di appartenenza e di reciproca solidarietà, vicini alla gente ieri come oggi, che continuano ad offrire il proprio contributo alla società civile.

Ieri (25 giugno) sono stati allestiti gli stand divulgativi, aperti per la due giorni. Nel pomeriggio è stata deposta una corona di alloro al monumento ai caduti in piazza Garibaldi da parte del presidente nazionale Anps Michele Paternoster. Presenti alla cerimonia il prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, il questore Gaetano Bonaccorso ed il sindaco di Pontedera Matteo Franconi.

Dopo si è tenuta messa solenne nel duomo di Pontedera. A celebrarla monsignor Giovanni Paolo Benotto. “Le nostre scelte vanno fatte e non con i se e con i ma, ma vanno fatte considerando quello che è il valore autentico della gioia – queste le parole dell’arcivescovo nell’omelia che ha continuato – Credo che questa espressione sia l’elemento di riferimento di chi nella vita si è posto e si pone al servizio del bene comune”. Rivolgendosi ai poliziotto presenti, molti in pensione, ha continuato: “Voi avete servito lo Stato, la polizia di Stato, in qualche modo avete fatto la vostra scelta e magari a volte la famiglia ne avrà risentito, ma credo anche che tutta la famiglia abbia però condiviso la vostra scelta e quando si condivide, i pesi si portano meglio. C’è bisogno della condivisione di chi ci accompagna”. E ha terminato: “Tutto si riassume in un precetto solo: servi il tuo prossimo, servi il bene comune. Non si perde nulla di ciò che è fatto con amore e per amore. Quando il servizio diventa cifra del nostro vivere, sentiamo che la vita ha un senso”.

A fine serata nella centrale piazza Martiri della Libertà si è tenuto il concerto della banda musicale della polizia di Stato aperto a tutta la cittadinanza, che ha proposto brani del suo vasto repertorio classico e contemporaneo, pop e jazz. Ad impreziosire le esibizioni sono state le voci del tenore Aldo Caputo e del soprano Maria Cioppi, ospiti speciali della serata.

Questa mattina allo stadio Ettore Mannucci l’evento clou alla presenza del capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza Lamberto Giannini con la sfilata cui hanno partecipato la banda della polizia di Stato, la bandiera della polizia di Stato, una compagnia di funzionari frequentatori del corso di formazione per commissari capo della polizia di Stato della Scuola superiore di polizia di Roma; una compagnia di allievi agenti della scuola di polizia di Spoleto; una squadra di atleti delle Fiamme Oro della polizia. Resi gli onori alle autorità presenti, hanno sfilato  le sezioni dell’Associazione nazionale della polizia di Stato provenienti da tutta Italia. A seguire, il capo della polizia prefetto Giannini ha nominato due poliziotti ad honorem. Uno di loro è don Antonio Coluccia, che da oltre 25 anni si prodiga in difesa degli umili e degli ultimi. Sempre pronto a scendere in strada collaborando con le forze dell’ordine. Il sacerdote ha dedicato questo riconoscimento ai poliziotti della scorta che condividono con lui ogni giorno nel quartiere romano di San Basilio.

L’altro poliziotto ad honorem è Giulio Rapetti, in arte Mogol “per  l’impegno e l’incondizionata disponibilità dimostrati in occasione dei progetti e delle iniziative della polizia di Stato, volte a diffondere i principi di legalità e solidarietà sociale nel territorio di Terni e in tutta la nazione”.

A chiusura una esibizione operativa di una squadra dei Nocs, il celebre Nucleo operativo centrale sicurezza della polizia di Stato, che simulerà interventi antiterrorismo con l’uso di un elicottero e di una struttura modulare allestita al centro del campo.

Gli appartenenti alle sezioni provinciali Anps italiane hanno dato vita oggi (26 giugno) ad una sfilata all’interno dello stadio comunale della città dove, alla presenza del presidente Michele Paternoster, del prefetto, del questore di Pisa  e delle autorità cittadine, sono stati resi gli onori al capo della polizia, Lamberto Giannini, presente all’evento.

Hanno sfilato i componenti della banda musicale, a bandiera della polizia di Stato, i commissari della scuola superiore di polizia di Roma e degli agenti della scuola di polizia di Spoleto, gli atleti del gruppo sportivo delle fiamme oro e delle sezioni provinciali dell’Anps, intervenute da tutto il territorio nazionale.

Hanno partecipato alla sfilata  anche i “poliziotti ad honorem”: Giulio Rapetti in arte Mogol, l’infermiera di Bergamo Enza Anemolo, Don Antonio Coluccia e Valerio Catoia.

Questo speciale titolo concesso dal capo della polizia, è stato istituito in collaborazione con l’Anps per premiare personalità della società civile che con il loro esempio di vita hanno incarnato i valori di legalità della polizia di Stato e con il loro operato sono state vicine alle persone più fragili.

Durante la cerimonia l’importante riconoscimento è stato attribuito al giornalista e conduttore televisivo Massimiliano Ossini per l’anno 2022.

I poliziotti del reparto volo e del nucleo operativo centrale di Sicurezza, (Nocs), hanno concluso l’evento con una esercitazione all’interno dello Stadio.

A conclusione del raduno nazionale dell’associazione nazionale della polizia di Stato a Pontedera, il capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza Lamberto Giannini ha espresso parole di stima e di riconoscenza nei confronti dell’associazione: “Giorno per giorno i suoi iscritti rinnovano l’impegno a mantenere viva la memoria e a trasferire alle nuove generazioni la conoscenza, la dedizione e l’attaccamento al servizio che hanno tutti gli appartenenti alle forze di polizia. È un legame, quello dei poliziotti con la propria Amministrazione, che non si interrompe ma dura tutta una vita ed è contagioso anche per le famiglie dei poliziotti che sentono di appartenere a questa magnifica e gloriosa istituzione”.

“L’impegno degli associati – ha continuato il capo della polizia – è orientato alla diffusione di un modello di società giusta, equa, a sostegno della fragilità e rispettosa delle diversità. Quando un’istituzione riesce a raccogliere energie e ad invogliare la partecipazione dei cittadini, è un’istituzione viva, sana, presente e in grado di essere un punto di riferimento per la comunità”.

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