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Animalisti in presidio alla Festa del Cacciatore: “tacciano i fucili”

5 ottobre 2025 | 20:07
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Animalisti in presidio alla Festa del Cacciatore: “tacciano i fucili”

L’ultima volta era stato nel 2023.

“Basta aprire quasi quotidianamente i giornali per comprendere come ormai la caccia non sia qualcosa che nuoce solo agli animali e alla natura, ma anche alle persone”. A dirlo, reggendo un cartello fra slogan e volantini contro la caccia, è Carmen Luciano, una delle animatrici in questi anni di vari movimenti e associazioni che si battono per i diritti degli animali, nella zona del Cuoio e non solo.

Parole pronunciate di fronte all’ingresso della Festa del Cacciatore, che oggi era in Piazza della Costituzione a San Romano di Montopoli. “Gli incidenti – dice – sono all’ordine del giorno. Un vero bollettino di guerra all’apertura di ogni stagione venatoria”. Una quindicina in tutto i manifestanti, provenienti da varie realtà toscane e associazioni, con cartelli che hanno sfilato fra curiosi e famiglie nel via vai del mercatino degli uccelli. Su un cartellone, un enorme sfilza di articoli di giornale: incidenti di caccia, fra morti e feriti. “Crediamo che il cacciatore sia tutto fuorchè una figura da celebrare – continua Luciano. – Persone che per un mero divertimento braccano, inseguono, spaventano e uccidono animali indifesi che già devono quotidianamente vedersela con la perdita di habitat, cementificazione, clima che cambia, inquinamento”.

Una presenza, quella dei manifestanti, che si è fatta notare anche dalla dirigenza dell’Associazione venatoria Caccia Pesca Ambiente, ma senza che questo portasse a scontri o tensioni. “Ci siamo sorbiti le solite battutine, ci siamo abituati – dicono i manifestanti. – Tutti, anche i cacciatori, in cuor loro sanno che ormai è qualcosa di sbagliato uccidere altri esseri viventi. Anche se non lo ammettono. La fauna selvatica su questo pianeta rappresenta appena il 4% dell’intera biomassa, al netto degli allevamenti. Ma anche lo Stato preferisce salvaguardare un passatempo legato ad enormi guadagni per alcuni, mentre si mette a rischio la fauna dei nostri territori”.