Bracconaggio a Montopoli: liberati merli e tordi
Denunciato un 60enne
Un’operazione della Polizia provinciale ha portato alla denuncia di un uomo di 60 anni, sorpreso mentre praticava l’uccellagione, la cattura illegale di uccelli selvatici con strumenti vietati. Il blitz è avvenuto in un’area di campagna del comune di Montopoli, al termine di un’attività investigativa durata quasi un anno.
Durante le indagini, gli agenti hanno seguito i movimenti del sessantenne fino a individuare il luogo dove, all’alba, aveva installato ampie reti verticali sostenute da pali e integrate con richiami acustici. Il sistema, nascosto tra gli olivi, era progettato per attirare e catturare tordi, merli e altri piccoli volatili migratori.
Nel corso della perquisizione domiciliare, la Polizia ha scoperto un vero e proprio arsenale per il bracconaggio: centinaia di reti, circa 150 tagliole a scatto, una scatola di latta con 5.800 euro in contanti e vari fogli con elenchi di anelli identificativi, nomi di persone e specie di uccelli. Alcuni anelli, tagliati o alterati, sarebbero serviti per “regolarizzare” gli esemplari catturati illegalmente.
Non solo: le verifiche hanno fatto emergere anche irregolarità nella detenzione di armi e munizioni. All’interno dell’abitazione sono stati trovati oltre 4.000 proiettili non denunciati e due fucili da caccia custoditi senza le necessarie misure di sicurezza. Tutto il materiale è stato sequestrato.
Al termine dell’intervento, gli agenti hanno liberato decine di uccelli selvatici ancora vivi, restituendo alla natura tordi, merli e altri piccoli passeriformi imprigionati nella proprietà dell’uomo.
Un’operazione che conferma l’impegno della Polizia provinciale nella tutela della fauna e nel contrasto al bracconaggio, una pratica crudele e vietata che continua purtroppo a minacciare le specie migratorie.


