Piaggio, in fuga dalla Fiom: un centinaio pronti a ridare le tessere

L'accusa: “Il Segretario si è messo sulla strada di cancellare la Fiom dalla più grande fabbrica del Centro Italia”

Rapporti tesi come non mai in casa Fiom sul futuro dei lavoratori Piaggio a Pontedera, con oltre un centinaio di lavoratori pronti a mollare le tessere, in gran parte già sospese.

Questo l’ultimo capitolo dello scontro che da settimane vede fronteggiarsi il segretario provinciale Marco Comparini e gli esponenti dell’Rsu e dell’assemblea degli iscritti al sindacato, raccontato nel pomeriggio di oggi 4 febbraio in un incontro aperto agli operai. La nota, scritta congiuntamente dagli iscritti “ribelli”, é stata resa nota su loro richiesta dal presidente del comitato degli iscritti Fiom in Piaggio Emanuele Natali e dal delegato all’Rsu Fiom Massimo Cappellini.

“Il disprezzo – si legge nell’ultima nota degli iscritti ‘ribelli’ – del segretario Provinciale della Fiom per la volontà degli iscritti e per lo stesso statuto della Fiom ha raggiunto un livello che ci impone una posizione pubblica. Quando il segretario Comparini va a trattare con la Piaggio, parla e firma innanzitutto a nome degli iscritti Fiom della fabbrica ed è in loro rappresentanza che è legittimato a sedersi al tavolo delle trattative. Nonostante ciò, ha sempre rifiutato e ha boicottato ogni richiesta di confronto da parte degli iscritti, sia sulle trattative per il contratto aziendale, sia sulle iniziative da prendere a seguito dei provvedimenti disciplinari montati nei confronti del responsabile politico della Fiom in fabbrica Massimo Cappellini. In sostanza il segretario Comparini disconosce pubblicamente il ruolo e i diritti degli iscritti, fino al punto di deridere di fronte ai lavoratori e all’azienda i loro organismi rappresentativi e le mozioni da essi approvate”.

“Si accusano gli iscritti di aver scioperato – continua la nota -, durante le trattative sul contratto integrativo, contro i sabati lavorativi e la svendita degli interessi dei lavoratori e di aver scioperato in difesa di Cappellini. E per questi scioperi, inventando insieme accuse ingiuriose, Comparini chiede che siano cacciati dalla Fiom 5 delegati su 7, quasi l’intero comitato e altri iscritti ancora, colpevoli soltanto di portare avanti con determinazione ed intransigenza la linea sindacale che gli iscritti hanno deciso come è loro diritto e il programma con cui la lista Fiom si è presentata alle ultime elezioni della Rsu nel marzo scorso”.

“Solo perché la sua linea sindacale non ha praticamente più seguito in Piaggio tra gli iscritti, il Segretario si è messo sulla strada di cancellare la Fiom dalla più grande fabbrica del Centro Italia”.

“Chiediamo ai dirigenti nazionali di Cgil e Fiom – concludono – se il coinvolgimento degli iscritti nella vita democratica dell’organizzazione siano obiettivi reali o parole senza contenuto, nello statuto come nelle risoluzioni dei congressi nazionali. Ed in segno di protesta, di solidarietà con i compagni denunciati da Comparini e per riaffermare il diritto dei lavoratori di decidere sulle questioni che li riguardano, sospendiamo il pagamento della tessera sindacale”.

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