Centri commerciali naturali, finanziato il progetto Cerbaie

Quello delle frazioni di Castelfranco di Sotto è uno dei 4 vincitori in provincia di Pisa

Per il progetto Vivere le Cerbaie, il Centro commerciale naturale delle frazioni di Castelfranco di Sotto riceverà dalla Regione Toscana quasi 7mila euro.

E’ risultato 16esimo, infatti, nella graduatoria del bando per l’accesso ai cofinanziamenti regionali per progetti di promozione e animazione dei Centri commerciali naturali. Sono state 29 in tutto le domande presentate, 23 quelle ammesse che potranno contare su risorse complessive di circa 265mila euro.

Sono 4 in tutto i progetti finanziati in provincia di Pisa: quarto quello di Calcinaia, 12esimo è arrivato il progetto di Bientina, 14esimo quello di Chianni. Sono 5, inoltre, i progetti approvati in provincia di Grosseto, 3 ciascuna a Firenze e Lucca, 2 a Pistoia, Siena e Arezzo, uno a Livorno e Massa Carrara.

“Un intervento che ha riscosso un buon successo – ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive e al commercio Stefano Ciuoffo – e che testimonia la grande vivacità delle reti dei negozi di vicinato che svolgono un’importante funzione in tanti piccoli centri, non solo a livello economico ma anche per gli effetti sociali sulle piccole comunità in grado di affrontare la sfida delle abitudini di acquisto dei clienti del nuovo millennio. Tutte le azioni messe in atto in questi anni per sostenere queste realtà si sono rivelate incisive ed efficaci”.

Al bando, aperto la scorsa estate, potevano partecipare micro, piccole e medie imprese in forma associata localizzate in un centro commerciale naturale all’interno di comuni con meno di 20mila abitanti oppure in due o più centri commerciali naturali siti all’interno di due o più comuni di cui al massimo uno con più di 20 mila abitanti purché appartenenti allo stesso ambito turistico o ad ambiti turistici contigui. Il costo totale del progetto presentato non doveva essere inferiore a 7mila euro ed il contributo massimo erogabile è del 50% del valore delle spese ammissibili e comunque non superiore a 30mila euro.

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